1. Meglio una gallina da brodo che una pollastrella che non la dà 2.


    Data: 20/08/2018, Categorie: Etero Autore: Batacchione., Fonte: EroticiRacconti

    Continuai a sditalinarla ma non resistetti più e la spogliai velocemente ed altrettanto lasciai che fosse lei ad abbassarmi gli slip ed iniziò a farmi un bocchino da sogno. prima scorreva dal glande alle palle con lentezza ed in tutti i punti del tronco, in seguito ingoiava il glande succhiandolo a lungo e si fermava a stuzzicare con la punta della lingua il buchino che lasciava uscire sia la pipì che la sborra durante il coito. Quella mossa mi faceva impazzire di godimento...che goduria...la mammina era una vera esperta nei giochi sessuali e dopo, per farmi impazzire ancora di più, mi fece quella cosa che mai avevo conosciuto nei miei vent'anni, ovvero, slinguarmi l'ano, mordicchiandomi poi le natiche vicino al forellino che cercò di penetrare con la punta della lingua e, dopo che prese dal comodino il gel, si cosparse interamente il dito Indice e me lo fece penetrare interamente nell'ano e devo dire che se all'inizio avevo provato un senso di imbarazzo, poi seguito dalla paura del dolore fisico, dopo invece sentii uno stuzzichevole piacere che decisi in quel momento che se Simona aveva tra i suoi giochi un cazzo finto od un vibratore, ebbene, giurai che me lo sarei preso interamente nel culo senza minimamente oppormi, così le manifestai che il gioco mi stava piacendo ed ero anche propenso ed essere inculato artificialmente. Lei capì ed accettò di fare in futuro quel nuovo gioco con me e poi però avrebbe voluto provarlo anche lei, così quel nostro primo incontro io mi ...
    ... presi il suo Indice, seguito poi da da un arnese da cucina che era in legno, arrotondato lungo quasi venti centimetri. Io lo ricevetti lamentandomi spesso delle per me esagerate dimensioni ma poi fu lei ad accettarlo richiedendomi più volte di infilarglielo dentro con decisione senza esitare sia pure con l'aiuto del preziosissimo gel. Me la scopai poi la inculai ma col cazzone naturale, chiaramente il mio, poi le richiesi di sbocchiarmi nuovamente come aveva fatto all'inizio. Cribbio che godimento, mi sentivo a pezzi, stremato ma felice, felicissimo e mai avevo goduto così in vita mia! Dopo essere stati abbracciati nel lettone,, sentendo poi la voce di Nicoletta che stava salutando il condomino che era alla sua porta al primo piano, facemmo fortunatamente in tempo a rivestirci, ricomporsi e fingemmo di girare per casa dove io stavo programmando l'installazione di un interfono da mettere nelle stanze tutte ma poi il discorso cadde perchè fu proprio Nicoletta a ricordare di usare i telefonini, così ritornammo tutt'e tre a sedersi in salotto. Poi Simona disse che doveva uscire per fare spese per cena e,quando sentii il portone chiudersi, saltai letteralmente abbracciando Nicoletta ed in pochi attimi eravamo ambedue nudi sul divano e dopo che la avevo preparata slinguandole il culetto, la sodomizzai fino a farla giungere a supplicarmi di smetterla e l'ano già le bruciava intensamente così estraetti il cazzo e continuai segandomelo fino a schizzarle il suo tondo e sodo bellissimo ...
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