1. Agnesiska, la commessa MILF – Capitolo 1: Un’occasione inaspettata


    Data: 08/01/2024, Categorie: Cuckold Etero Tradimenti Autore: Marcus, Fonte: RaccontiMilu

    ... immagino di accoppiarmi con lei nel suo letto nunziale, mentre il marito guarda mentre le vengo dentro e la fecondo… oppure mi immagino che ci accoppiamo nel letto, di notte accanto al marito che fa finta di dormire e si eccita sentendo i nostri gemiti malamente trattenuti… Visioni pazzesche!! Cose che non avevo mai pensato prima!
    
    I mesi passano, e la triste chiusura si avvicina. Nel frattempo lei ha un età di 45-48 anni. Mi rendo conto che non posso lasciare che lei sparisca così, non posso accettare di non vederla mai più, come se niente fosse stato. Dopotutto sono almeno 6 anni che la vedo 2 volte alla settimana, ed il suo sguardo mi mancherà. Non posso non tentare niente, del resto è anche il suo sguardo che mi dice qualcosa, non è solo perché lei piace. Però certo lei non si farà mai avanti, essendo già “servita”dal marito. Allora, quando mancano meno di 3 settimane alla chiusura decido di “consegnarle la posta”. “Consegnare la posta” è il termine che uso per indicare quando lascio il mio numero di telefono o email a una ragazza, o donna, quando per vari motivi non è possibile o opportuno chiedere il suo numero, come in questo caso. Quindi non potrò essere io a contattarla. In effetti la tragica chiusura del supermercato mi fornisce un motivo valido per lasciarle il mio numero. Senza questa la chiusura inaspettata, credo proprio che non sarebbe mai successo. Un giorno con poca gente la trovo da sola al banco dell’assistenza clienti, e le chiedo se ci sono novità nella ...
    ... situazione. Poi prima che arrivi altra gente le dico:
    
    “Senta… siccome mi dispiace non vederla più, dopo tutti questi anni, le lascio il mio numero di telefono e la mia Email. Magari qualche volta ci possiamo salutare”
    
    Tiro fuori un foglietto con i dati già scritti e glielo do. Lei non è affatto contrariata, lo prende e se lo mette in tasca dicendo “Ah, sì, sì”. Pensavo che invece mi dicesse “No… guardi, sono sposata… ecc”. Non faccio neanche in tempo a chiederle il suo nome (che ancora non conosco!), che sta arrivando un cliente. Lei va da cliente dicendomi “Arrivederci, le farò sapere!” indicando il bigliettino in tasca.
    
    Nei giorni seguenti non ricevo niente. La vedo al supermercato senza però avere modo di parlarci. Comunque non le voglio stare troppo addosso. E’ già tanto che abbia accettato il biglietto. Quando ormai manca una settimana, mi fermo da lei al banco dell’assistenza. C’è un’altra collega impegnata con un cliente. Scambiamo qualche frase di rito sulla chiusura imminente e non le chiedo perché non si fosse fatta sentire. Poi le chiedo:
    
    “Ah, senta, non so ancora il suo nome, dopo tutti questi anni… il mio è Marco, come ha già visto”
    
    Lei risponde subito: “Angesiska. Mi chiamo Agnesiska” “Ah, anche lei viene dall’estero?” “Sì, sono polacca. Sto in Germania da 16 anni” “Ecco perché parla tedesco benissimo” Rispondo io.
    
    Finalmente conosco il suo nome, Agnesiska, e si conferma il mio sospetto sulla sua origine dall’Est Europa. Deve avere poi sposato ...