1. Guerra e pace


    Data: 06/01/2024, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autoerotismo Autore: Mr.Goodbye, Fonte: RaccontiMilu

    ... sentito. Siamo scivolati nel sonno senza rendercene conto. Credo. Io per certo, lei non lo so, ma ne sono quasi certo.
    
    “Non ti vado più bene?”
    
    Probabilmente sto ancora sognando e quello che mi arriva alle orecchie subisce una qualche strana deformazione da quando esce dalla sua bocca.
    
    “Amore… non capisco cosa stai dicendo.”
    
    “Non è difficile…”
    
    “Invece penso di sì perché le tue parole non hanno senso” e forse avrei potuto usarne qualcuna più diplomatica, ma me ne rendo conto troppo tardi e temo una reazione violenta. La sento sospirare. Se in un primo momento penso che sia perché le ho risposto male, quando sento la sua risposta capisco che il motivo è un altro.
    
    “Sei stanco di me?”
    
    Non è arrabbiata per la mia risposta, è preoccupata di avermi perso. Ho un tuffo al cuore e mi viene istintivo abbracciarla e stringerla ancora più a me. Le bacio l’incavo del collo, sento il desiderio nascere ancora.
    
    “Queste cose non devi neanche pensarle.”
    
    Per quanto consentito dalla posizione in cui ci troviamo piega la testa porgendomi una porzione maggiore di pelle di cui servirmi. Con il braccio libero inizio ad accarezzarle un fianco.
    
    “Allora… ieri sera?”
    
    Ero stato troppo ottimista sperando che la questione si potesse considerare conclusa. Trattengo un moto di fastidio e maschero il mio attimo di esitazione con un altro lungo bacio sul collo. Che Emma dimostra di apprezzare. Alla fine la via migliore è la verità.
    
    “Ieri sera volevo il tuo ...
    ... culo.”
    
    Silenzio.
    
    Non so se alzarmi e iniziare a preparare le valigie, restare immobile o continuare a baciarla. Non riesco a percepire nulla da lei. Mi rendo conto di aver paura della sua reazione. Decido di continuare ad accarezzarle una coscia, salendo sul fianco per poi scivolare sulla pancia e tornare sulla gamba.
    
    “Perché?”
    
    Il tono è piatto, non ha flessioni.
    
    “Perché adoro il tuo culo. Trovo che sia bello, fatto bene. Lo sai che mi piace e… non riesco a tenergli le mani lontane…”
    
    Per dare enfasi alle mie parole la mia mano scorre verso sopra un suo gluteo, ci si sofferma e ne gusta le fattezze. Temo che si sposti, ma non succede.
    
    “Che c’entra…”
    
    “C’entra che voglio goderti in ogni modo e, cosa ancora più importante, voglio farti godere in ogni modo.”
    
    “Mi fai già godere in ogni modo.”
    
    Questa volta la sua voce si è sciolta, la tensione sembra alleggerita. Che sia per merito delle parole o dei gesti, ancora non lo so. Forse nemmeno mi importa.
    
    “Meno uno.”
    
    “E non puoi stare con me senza quello?”
    
    “Amore mio, questa è una di quelle domande che non devi neanche pensare” e le poso un bacio sulla spalla mentre la mano sale e si impossessa di un seno, stringendolo e strappandole un piccolo sospiro, “certo che posso. Non ho intenzione di chiudere la nostra storia se non mi dai il culo.”
    
    “Però…”
    
    “Non c’è nessun però. Mi dispiace che abbiamo discusso e ti chiedo scusa per non aver avuto la sensibilità di capire che il tuo fosse un no deciso.”
    
    “Grazie…”
    
    In ...
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