265 – Francesca viene a sapere la verità sulla ex moglie del suo fidanzato
Data: 05/01/2024,
Categorie:
Etero
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... sulla sua faccia e sulle tette. Allora mi sollevato ed un violento getto di sperma è uscito andando giusto sulla bocca ed in parte sulle sue tette. Mentre lei assaporava la sborra con la lingua, allungandola per prenderne anche le parti più lontane, io leccavo le sue tette raccogliendo lo sperma e mettendoglielo in bocca approfittandone per incrociare la sua lingua.Agivo d’istinto ma sembrava che fossi già esperto.Non mi ero reso conto che l’esperta era lei. Tempo dopo eme ne resi conto e non mi sapevo dare una spiegazione.Quella fu la prima volta ed in seguito ne avvenerò altre.Così siamo andati avanti e non appena ebbi compiuto 19 anni mi ha chiesto di sposarla.Era una decisione difficile e mi sono fidato di lei che era più grande di me ma era così bona che al solo pensiero di averla per me mi ha fatto acconsentire.Non ti dico in famiglia che reazione!Erano tutti impazziti e mi sconsigliavano al matrimonio; inizialmente lo escludevano a priori, poi mi suggerivano di andare a convivere con lei. Per loro Antonella era troppo grande di età per me.Nonostante tutto mi sono sposato civilmente ed ho proseguito gli studi fino alla laurea ed il successivo esame da procuratore diventando subito dopo avvocato”
Francesca ascoltando quel racconto si ha messo una mano sotto lo slippino e si toccava ed allo stesso tempo, da consumata troietta, baciava Alberto sul petto, sui capezzoli nel ventre, nell’addome ed anche sullo slip dove sotto il cazzo era già bello duro e turgido, pronto a ...
... scoparla.
“L’inizio della rottura del nostro rapporto è avvenuto quando le dissi che dovevo andare a Roma senza dirle a che ora avessi il treno.Il fatto è che decisamente era l’ultima persona che mi aspettavo di incontrare a Roma. Fino ad allora i nostri rapporti erano stati quelli che normalmente derivano dal trovarsi insieme tutti i giorni nella stessa casa.In treno di lei ricordavo benissimo tutto ciò che avevamo fatto insieme; gli attimi passati a spiare il suo profilo durante lo studio, o il piacere che provavo quando guardavo da vicino la sua massa di riccioli castani, il suo profumo. Ricordavo anche i pensieri che mi ispirava nei lunghi pomeriggi, quando la mia mente sfrenata faceva fantasie proibite e provavo ad immaginare le sue forme generose prive degli abiti. In quei momenti avevo eccitazioni intense che placavo in solitudine sostituendo con l’immaginazione il suo corpo e la sua bocca alla mia mano.Ma tutto ciò improvvisamente finì quando ho visto la mia donna fra la folla della stazione di Roma Termini, scesa dal mio stesso treno. La raggiunsi, e dopo la sorpresa iniziale anche lei sembrò contenta di vedermi. Una volta tanto le frasi di circostanza che si usano in questi casi “Che bella sorpresa!“Antonella non sembrava lei, era quasi cambiata, a parte il tailleur al posto dei jeans, che sacrificava un po’ le sue forme, le dava un tocco di classe che la rendeva ancora più affascinante.“In quel momento non mi ha saputo dare una spiegazione né al fatto che fosse ...