1. La farmacista ha fatto il pieno – cap. 2


    Data: 04/01/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Sesso di Gruppo Autore: ALBIFEETLOVERS, Fonte: RaccontiMilu

    ... gelosa di lei al secondo cazzone decisi di fare di meglio, uscì dalla stanza ed andai dall’altra parte del muro. C’erano due uomini, e uno era Henry: “Sfondatemi stalloni” gli ordinai, e mentre Henry mi piantò un bel pene in bocca, l’altro uomo da dietro incominciò a ficcarmi dita in culo e figa, per poi incominciare a penetrarmi in figa e stantuffarmi selvaggiamente.
    
    “Ahhhhh”, “Sì troia italiana”, i due stalloni erano insaziabili e per lunghi minuti si alternarono nel chiavarmi furiosamente, e solo quando Ahmed decise di incularmi fino alle palle che urlai di sfinimento, ma il ragazzo era piacevolmente perverso: mi prese per i capelli tirandoli ed entrando ed uscendo dal mio sederino mentre Henry mi schiaffeggiava la faccia col suo palo della luce, finendo per schizzarmi sborra calda che io in parte bevvi in parte mi schizzò dappertutto.
    
    Quando finirono mi sbatterono in un bagno come una vecchia troia, ordinando di lavarmi che facevo schifo e poi di finire il mio lavoro. Ancora eccitata ritornai nello stanzino e in rapida successione spompinai tre cazzoni enormi.
    
    “Silvyy” urlai a un certo punto, e mi alzai sentendo dei gemiti arrivare da un altro stanzino. E lì la trovai sottoposta al mio stesso trattamento dai due maiali, e io non resistetti ad avvicinarmi e piantare due dita nel culo alla mia amica.
    
    “Ahhhhhhh Stronzaaa, come godooo!”, replicò prendendo le mie tette e schiaffeggiandole fortemente. Proprio in quel momento Henry ed Ahmed incominciarono a schizzare seme dappertutto, sporcandoci di bianco nei nostri corpi nudi.
    
    “Dobbiamo proprio pulirvi ma non abbiamo la doccia” disse uno dei due, e io maliziosamente risposi “Pisciateci sopra, stupidi”, e oscenamente aprì la bocca attendendo la pioggia dorata.
    
    Uscemmo barcollando dal locale e tenendoci a vicenda. “Cazzo Dani a chi potremmo raccontarla questa avventura?” sussurrò Silvia. “Che te ne frega, l’importante è avere fatto… il pieno no?” e ridendo tornammo all’albergo sbattute ma felici.
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