1. Dentro il Multisala


    Data: 30/12/2023, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Era un pomeriggio d’una domenica deprimente, scoraggiante e peraltro piovigginosa, a tal punto entrambi decisero d’andare in giro tra le vetrine nel periodo dei saldi invernali, poi lui lestamente enfatizzò esprimendo il suo pensiero:
    
    ‘Beh, dai, in seguito si vedrà. Tu vestiti, caso mai verso sera andremo al cinema’ – aveva sensatamente ribattuto Alex alla moglie.
    
    Il ‘tu’ vestiti, rappresentato da parte di Alex per Cristina, significava in sintesi come ordine d’importanza e di spicco la seguente rivelazione: le calze autoreggenti, la gonna sopra il ginocchio, in caso contrario lunga ma con lo spacco, le scarpe o gli stivali con il tacco leggermente alto e le mutandine non aderenti magari di pizzo nero, però senza sproporzionate costrizioni. Su quell’indumento però ambedue non si trovavano sovente d’accordo, perché Cristina aveva un’innata predilezione per la tutina, molto provocante e tentatrice da vedere, però ingombrante e scomoda per le carezze.
    
    Dopo che aprì la porta della camera Alex la vide assai concentrata nel frugare dentro il comodino dove custodiva un tesoro di biancheria intima, dal momento che era piegata sulle ginocchia con già indosso le calze autoreggenti nere, con una cornice larga di pizzo che risaltava il bianco pigmento delle cosce e il sedere nudo, bello, pieno e aperto nel mezzo. Sì, il sedere d’una signora d’oltre quarant’anni d’età tutto d’agguantare e ghermire per bene, in quella circostanza s’avvicinò da dietro passandole due dita tra le ...
    ... natiche dal basso verso l’alto:
    
    ‘Smettila, dai esci’ – gli disse Cristina, ma intanto sculettò sfregandosi sui pantaloni del marito e lo sentì eccitato.
    
    ‘Che bel sedere, sapessi come te lo farei’ – le sussurrò, nel profumo del collo il marito.
    
    ‘Dai vieni, dammelo’ – le disse la moglie con il sedere premuto sul membro del marito, però Alex preferiva altri giochi e uscì.
    
    Entrarono nel cinema multisala ‘Stella’ sul finire dello spettacolo precedente, mentre stava per iniziare l’esibizione delle ore diciotto e scelsero le penultime file. Là s’accomodò Alex, poi Cristina, vicino alla donna c’erano altre tre poltrone libere. Lei indossava una gonna lunga nera con uno spacco che s’apriva a sipario sulle cosce, degli stivaletti con il tacco alto, ben truccata, con la camicetta e il foulard attorno al collo. Alex si guardò attorno, tante coppie in silenzio attente per le battute del finale, successivamente s’accesero le luci e gli spettatori sfilarono adagio verso l’uscita con il classico fruscio liberatorio e il cinema rimase quasi vuoto, l’uomo ne approfittò per andare in bagno, Cristina pure. Nel frattempo proiettarono la pubblicità, poche persone entrarono alla spicciolata scuotendo l’ombrello e si sistemarono a ventaglio, cercando ognuno di non invadere lo spazio dell’altro, poi tornò Cristina, dietro di lei un bel giovanotto di circa trentacinque anni, alto, biondo, un fisico non muscoloso con un po’ di pancetta, però accettabile, lui aspettò che la donna si sedesse, ...
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