1. Il percorso di marina, mamma e troia pt 3


    Data: 28/12/2023, Categorie: Etero Autore: mau355, Fonte: Annunci69

    ... la sento parlottare ma non capisco, non mi importa di capire, entro e esco, lentamente, la figa gocciola sul tavolo i suoi umori, il suo culo è aperto.
    
    Ora le dita dietro sono due, non oppone resistenza, anzi, spinge.
    
    Mugola di piacere, ora è il momento di provare il fisting vaginale.
    
    La lubrificazione è piu' che abbondante, sembra abbia aperto il rubinetto, chiudo le dita a cuneo, l'indice tocca il mignolo, la mia mano non è piccola anzi, vediamo se riuscirò, spero di non provocarle dolore.
    
    La appoggio sulla sua figa, le labbra sono aperte, lei ora è messa a pecorina, si è messa in ginocchio sul tavolo per meglio “farsi vistare”.
    
    Spingo le dita verso il suo interno, le prime falangi entrano senza nessun problema.
    
    “ Ma Dottore, cosa mi sta facendo, mi vuole penetrare con la mano??”
    
    “ signora si rilassi e lasci fare, mi dica solo se le faccio male”
    
    Continuo a spingere, sono arrivato alle noche, mi fermo, ritraggo la mano, le si dimena, mi fa capire che la rivuole dentro di se, rispingo di nuovo fino alle noche, è il punto piu' critico, se riesco a farle entrare.....il resto verrà di conseguenza.
    
    Non era semplice, benchè molto bagnata e le sue 3 gravidanze, ma sentivo di poter riuscire.
    
    La sua figa era elastica, e lei spingeva per poter provare, era docile, voleva godere, non importava come, voleva provare.
    
    Le grandi labbra avvolgevano le mie dita, ero quasi dentro, Marina con un colpo all'indietro fece quello che avrei dovuto fare io.
    
    Ero ...
    ... dentro, la mia mano la stava penetrando nell'antro piu' profondo del suo corpicino.
    
    Ora la parte meno facile, avevo letto che una volta entrata tutta la mano, sarebbe stato opportuno aspettare qualche secondo, e dopo di che chiudere le dita a pugno, per poi riaprirle e così via.
    
    Marina sembrava una biscia, non stava ferma, era un fremito continuo.
    
    Con il dito medio ero certo di toccare la famosa cervice, sentivo come una piccola ciambellina con un buchino, e se muovevo il dito Marina ansimava sempre più forte. Evidentemente ero arrivato dove voleva, ogni leggerissima pressione che esercitavo in quel punto era una scossa per la troia.
    
    Era il momento per chiudere le dita e farla godere con il pugno.
    
    La mano era inserita fino al polso, gli umori colavano sul tavolo, chiusi lentamente le dita ora aveva inserito il mio pugno, sentivo le pareti della sua figa che era dilatata e mi permetteva di aprire e chiudere la mano.
    
    Marina stava impazzendo, con una mano si tappava la bocca per non farsi sentire, erano urli strozzati, insistenti, quasi strazianti.
    
    Lei spingeva, io aprivo e chiudevo la mano, ma nel vedere quel culetto spinto verso l'alto non ebbi esitazioni. Era ancora bagnato, e la penetrai con 2 dita. Ora Marina aveva una mano completamente infilata nel suo sesso, fino in fondo e due dita nel culo.
    
    Le mie dita sembrano toccarsi, la porzione di pelle che le separa è sottile, Marina sbatte la testa sul tavolo, è posseduta!
    
    " Dottore godooooo sono una ...