Una serata recuperata
Data: 24/12/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Biancko, Fonte: RaccontiMilu
Salgo in auto arrabbiato. Era una serata nata sorta e finita peggio. Avevo combinato con Laura, la mia collega bruna, un’uscita a cena, nella quale speravo di poter avere finalmente qualche chanche di propormi, di farmi avanti e farle capire che era molto interessato a lei. Lei, 32 anni, mora con gli occhi verdi, non bellissima, un po’ rotondetta, non molto alta, ma che sprizza femminilità e sensualità ad ogni gesto ed ad ogni parola. Io 38 anni, un fisico tonico e sportivo, nulla di palestrato. Normalissimo insomma, ma dicono simpatico e di compagnia Mi aveva colpito molto il primo giorno che l’avevo vista in ufficio e da allora la sognavo di notte. In ufficio sicuramente c’erano ragazze decisamente più carine, più belle, con dei culi sui quali sbavare, ma lei aveva un fascino che mi arrappava oltre misura. Le volte che uscivo dall’ufficio con il suo ultimo sguardo nella memoria dovevo correre a casa a farmi 2/3 seghe mostruose per placare la voglia che mi lasciava addosso. Quella sera ero finalmente riuscito ad organizzare l’uscita, ero a mille. Lavato, profumato e vestito con cura, con il cazzo nei pantaloni già durissimo al solo pensare di averla davanti. Arrivo in anticipo al luogo dell’appuntamento ed aspetto. Si sa che le donne amano farsi aspettare ma dopo un’ora di ritardo inizio ad innervosirmi. Nessun messaggio da parte sua, nessuna chiamata per farmi sapere qualcosa. Prendo coraggio e la chiamo: una volta, due volte, nessuna risposta. Il nervosismo mi ammoscia ...
... il cazzo e la mia tensione sale alle stelle. Alla terza chiamata finalmente mi risponde: ‘ah ciao, scusa ma ho avuto un imprevisto ..’ mi dice con una voce affannata, strana. Di sottofondo riesco a sentire una voce maschile che ansima e che sussurra: ‘si dai così, muoviti così, chiudi quel telefono che ho voglia di sbattertelo nel culo’ Chiudo il telefono e resto impietrito. Ecco il motivo per cui non era venuta all’appuntamento. Che Troia! Non pretendevo di avere l’esclusiva ma se aveva già un maschio per le mani, e non solo quelle, poteva almeno non organizzare l’incontro. Arrivo sotto casa, parcheggio proprio mentre giunge la mia vicina di casa. Luisa 46 anni, sposata con due figli gentili ed educati. Una persona piacevole, carina, non appariscente ma con un sorriso dolcissimo. Entriamo insieme nel portone e lei salutandomi nota il mio umore buio e mi chiede se c’è qualcosa che non va. ‘Niente di particolare, mi hanno dato buca in modo clamoroso e sono piuttosto incazzato’. Lei, sempre sorridente: ‘Immagino che la donna che aspettavi non si è presentata?’ ‘Già, brava un intuito eccezionale’ dico io con una smorfia di sorriso al pensare che mi ha sgamato subito. Entriamo in ascensore e lei insiste: ‘Nel vedere come sei vestito e profumato ti aspettavi di finire la serata in modo diverso, vero?’ Un po’ imbarazzato, con lei il rapporto era solo di buon vicinato e nulla più: ‘Si in effetti speravo di concludere in modo diverso che non solo soletto’. Un sorriso ...