Cartomanzia – 12ma parte -Riepensando alla festa in villa
Data: 23/12/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Lesbo
Tradimenti
Voyeur
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
... divertito: «E chi non piscia in compagnia…» Gli altri ragazzi, affascinati dal quel turpe nuovo gioco, si erano subito avvicinati ed ammiccando e dandosi di gomito tra loro, le frustarono la pelle coi getti delle loro minzioni; chi si accontentava di colpirle il torso, chi puntava ai seni o al pube, alcuni al viso, qualcuno addirittura che sembrava volerle scrivere qualcosa sul ventre, come fanno i ragazzi sulla neve… Anche la grassa, perfida Sammy non si sottrasse a quell’ultimo oltraggio e le si accucciò sul viso, stringendole il naso per obbligarla a tenere la bocca aperta e dirigere lì il suo zampillo caldo e salmastro. Adesso era buio, il sole era tramontato su quell’incredibile orgia: lei era esausta e non c’era un millimetro del suo corpo che non le dolesse. Avrebbe voluto buttarsi lì, sull’erba e dormire fino alla fine dei secoli ed invece aveva dovuto resistere ed andare sul suo profilo Facebook a controllare cos’avevano combinato… Oddio! Guardava gli scatti, i filmati che i ragazzi avevano postato sua bacheca; molti scatti era storti, sfocati, tagliati alla ‘come viene’, mirati solo su parti anatomiche, ma in alcuni era nitidamente riconoscibile, al di là dell’oscenità della situazione, dell’oltraggio finale e degli schizzi di sperma che le impiastricciavano il viso. E i commenti, poi! Nel breve arco di tempo, moltissimi -di ogni età e sesso, a giudicare dalle fotine! avevano esplicitamente commentato, suggerito, proposto… spesso scrivendo in un itaGliano ...
... assolutamente rudimentale. Sentiva il magone alla gola e due lacrime, lentamente, le cominciarono a scivolare sulle guance. Vergogna, certo! Ma anche uno strano senso di turbamento, nel sottofondo della sua anima. Cercò di concentrarsi e faticosamente cominciò a deletare i nuovi, sconvolgentemente osceni post; tutti, uno ad uno. Dovette farsi forza, per non soffermarsi sulle foto o far partire i brevi clip e non perdersi a leggere i commenti e per levare la sinistra dal pube, dove le sue dita avevano -da sole!- cominciato a stuzzicare la sua cosina. «Dai troia, se pronta? Dobbiamo andare via! Mica possiamo restare qui, stupida bagascia!» Suo nipote Jack (come lo chiamavano tutti i suoi amici, che da quel pomeriggio era forte del grande ascendente appena acquisito, anche grazie a lei) aveva appena accompagnato gli ultimi suoi amici al cancello ed adesso, come tutti i cuccioli, era irrequieto, smanioso di muoversi, di andare altrove, di corsa! Si lasciò scivolare l’abitino pulito addosso, si sistemò rapidamente i capelli e si dichiarò pronta a muovere. Avevano appena fatto schioccare dietro di loro la serratura della villa, quando il taxi che Jack aveva chiamato col cellulare si fermò silenziosamente davanti a loro. Era soddisfatto: il nipote della bottana era stato un grande e con lui la torma dei suoi amici della minchia. Martina stava montando il film, assemblando le varie parti e le varie inquadrature. Era strana quella fimmina: bottana come poche, sempre pronta per sticchi o minchie ...