Viaggio a roma - 5 (non tutte le ciambelle escono col buco)
Data: 18/12/2023,
Categorie:
Etero
Autore: gioviaf, Fonte: Annunci69
... e vinta, la giovane donna doveva miracolosamente ritrovare tutto il controllo dei propri sensi. “No, è impossibile, cosa sto facendo” e di colpo chiudendosi in un angolo si rifugiò dall’altra parte della stanza.
Il desiderio era talmente montato in me che per un attimo pensai che non sarei riuscito a controllarmi e che avrei usato la violenza pur di possederla; fortunatamente riuscii a dominarmi e provai vergogna per essermi così lasciato andare. Mi rimisi in piedi e con mano tremante mi accesi una sigaretta mentre lei, che aveva ricoperto il suo stupendo corpo di alabastro con jeans e golf, comprendendo che non aveva più nulla da temere, si avvicinò a me.
“Sono comunque felice di essermi, una volta per tutte, provata che la colpa della freddezza di mio marito non è mia“. Mi ringraziò per non aver approfittato della situazione e mi assicurò che neanche pensava che esistessero dei gentiluomini come me. Questa fu per me una ben magra consolazione.
Quando fummo sul punto di lasciarci Edvige mi confessò che le avrebbe fatto molto piacere incontrarsi nuovamente con un giovane come me, così a modo, così gentile… “Domani io vado a trovare la mia migliore amica che abita in un paese vicino a Roma. Ci vado con l’auto e mi farebbe veramente piacere se mi vorrai accompagnare”. Speranzoso di potermi prendere una completa rivincita durante il viaggio, accettai immediatamente.
Ci accordammo per l’appuntamento l’indomani a mezzogiorno e poi mi lasciò con i nervi ancora scossi ...
... per le mezze concessioni che mi aveva accordato ma che mi lasciavano insoddisfatto e carico di voglie. Gironzolai ancora un poco e poi mi diressi verso la pensione dove alloggiavo per sbattermi sul letto.
Il giorno dopo, puntualmente a mezzogiorno ero sul posto e lei era già ad attendermi al volante della sua auto. Subito prendemmo la direzione del paese dove la sua mica abitava in una graziosa villetta. Sincera ed aperta Edvige prese subito a parlarmi della sua amica, Tina, vantandone la bellezza, i gusti e la generosità; lasciandomi indovinare che la loro amicizia fosse, forse, anche un po’ particolare.
“Mio marito, come ti ho detto, tutto preso con i suoi soldatini, non ha mai tempo di occuparsi di me e del resto, quelle poche volte che fa dei tentativi di fare l’amore, si rivela un vero iceberg. Se per caso scivola nel mio letto non è certo di passione che io tremo, ma di freddo”. Parlava tenendo gli occhi fissi sulla strada. “Capirai, i miei genitori mi hanno impartito un’educazione molto severa e adesso mi ritrovo veramente inibita, ancora con dei dubbi se tradire o no questo cretino che si è infilato nella mia vita. Come tutte le donne ho bisogno di affetto, di tenerezza e Tina non ne è avara con me”.
Temendo a questo punto che io confondessi la sua amica per una depravata, una lesbica, aggiunse “Non pensare che lei non si interessi agli uomini. Mi racconta tutte le sue avventure e, anzi, mi sta spingendo, da un po’, a trovarmi un amante. I miei principi me lo ...