1. Anna e la sua sottomissione


    Data: 16/12/2023, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: PadroneM2, Fonte: RaccontiMilu

    Anna era una donna sulla quarantina, alta 1,70 , cosa che la rendeva particolarmente accattivante ma le dava qualche difficoltà, soprattutto quando si metteva i tacchi, cosa che accadeva raramente. Aveva un viso molto liscio, che si intonava ai suoi capelli chiari e ai suoi occhi marroni, il fisico era asciutto anche se la sua terza di seno era molto vistosa, anche se faceva di tutto per non mettere in evidenza il suo corpo, per questo si vestiva con cose avvolte un po’ più larghe. Era sposata da ormai cinque anni con Luigi, un banchiere che aveva fatto carriera e si spostava ogni tanto e per lungo tempo per lavoro, questo comportava il fatto che non aveva realizzato il suo sogno di avere figli, anzi di sesso non ne faceva da tempo, quando rientrava il marito era stanco, svogliato è il più delle volte nemmeno la considerava. Lei invece faceva un lavoro semplice come consulente in una piccola azienda, vi erano poche persone, molto distaccate anche ma guadagnava bene e per questo non aveva mai cercato altra occupazione.
    
    Tutto sommato la sua vita era straordinariamente monotona , priva di qualsiasi cosa o momenti. Avvolte la disperazione la sopraggiungeva e sognava di trovarsi in situazioni anche eccitanti , come nuda a leccare un bel cazzo o a baciare dei piedi, si era feticista, di qualsiasi piede e misura ma soprattutto quelli mal ridotti e non curati. Quando vedeva alcune zingare per strada con infradito doveva tenersi a bada , la voglia di andare lì e chiedere di ...
    ... annusarli era sempre presente.
    
    La sua vita cambiò quando un giorno, andata a fare la spesa trovò uscita una donna , era mulatta, molto grossa, con capelli sporchissimi, un faccia davvero tonda e tozza, occhi chiari, era scalza e chiedeva le elemosina. Anna non riuscì a resistere al richiamo di quei piedi e si avvicinò con la scusa di lasciargli qualcosa. Poggiando un paio di spicci cerco di avvicinarsi più possibile ai piedi, l’odore e il loro sporco era il suo sogno proibito. “ la ringrazio signora, lei è tanto gentile, sia benedetta” disse la donna con accento strano e lamentio. Anna non era razzista ma a parte per le loro visioni di piedi luridi , rimpiazzate l’estate dalla gente normale, non sopportava il loro approfittarsi della bontà . “ di nulla figurati “ disse Anna fissando ancora per un attimo i piedi e poi la donna, “ sa nessuno si ferma, tutti di corsa come se fossi invisibile, in più senza scarpe “ disse indicando i piedi, concedendo ad Anna un altro sguardo. “ ehm … capisco, immagino soprattutto, come mai è senza scarpe?” Chiese senza distogliere lo sguardo dai piedi della donna . Quella notò l’interesse di quella per i suoi piedi ma non gli diede peso e rispose “ rubato a me, non so chi, erano belle calzature “ , “ a ciabatta?” Chiese Anna spontaneamente, “ si esattamente “ rispose la donna , che ormai non riusciva più a fare a meno di notare gli occhi fissi di quella sui suoi piedi, decise di vedere se quella donna avrebbe fatto una cosa per lei, donandogli poi ...
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