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Grandi magazzini
Data: 13/12/2023, Categorie: Trans Autore: porcupine, Fonte: Annunci69
... Mi distesi accanto a lui. Profumava di sandalo, sentivo l'essenza del maschio. Lo accarezzai sul petto per sentire il suo vello. - ti voglio scesi con la mano forse troppo velocemente sull'inguine. Massaggiai delicatamente la patta. Il membro era duro - prendilo ti prego, ti vuole infilai la mano nello slip. Era già duro. Sfilai l'intimo. Il cazzo scattò in avanti. Era grande, dalla cappella violacea. Il prepuzio sporgente. Le vene sporgevano. LO presi in mano - E' durissimo! esclamai d'istinto - tutto merito tuo disse - vuol dire che sei brava lo menai lentamente. Quell'apprezzamento mi aveva esaltato. Lui si era eccitato per me. Chissà quante donne aveva soddisfatto quel membro, chissà se sarò all'altezza. Pensai. Continuai a segarlo lentamente. Era distesa al suo fianco. Mi spostai in modo da avvicinare la testa al suo inguine e nel contempo gli offrii la mia mia fighetta anale per giocare. Ovviamente non perse tempo. Con la mano scostò la mutandina ed entrò. Le dita cercarono il buchino e trovatolo cominciò a girare attorno alla circonferenza dello sfintere. Erano continui lampi di goduria pura. Ci sapeva fare. Avvicinai la lebbra al suo cazzo. L'odore pungente di maschio mi inebriava. Ero totalmente femmina in calore. Sporsi la lingua e iniziai a leccare il glande. Gli giravo attorno con la punta della lingua e ogni tanto andavo sul prepuzio. Lo volevo tutto in bocca come una vera donna. Sentire di essere la sua femmina, la sua preda. ...
... Schiusi le labbra e lo feci entrare. Lui emise un gridolino di piacere e infilò il medio nella mia fica. Un lampo di goduria mi pervase tutta. Iniziai a spompinare in maniera irregolare. Il cazzo bagnato dalla mia saliva era scivoloso, duro e profumato. - mi fai godere così, aspetta, fai lentamente rallentai. Lui impose la sua mano sulla mia nuca e mi spinse giù. Lo ingoiai tutto sino in gola. Non resistevo e respiravo a fatica con il naso. Mollò la presa ed io risalii su. Non lo feci uscire dalla bocca perché mi spinse nuovamente giù. Di nuovo tutto in gola. Era bellissimo avere il suo membro, il totem della mascolinità in bocca. Ero io che lo stavo facendo godere. MI permise di risalire per poi mandarmi giù di nuovo ma la frequenza di questo gioco andava sempre più aumentando. Ansimava e godeva. Stava per venire. Mi liberò dalla sua presa. Restai però con il suo pene in bocca. Non lo volevo lasciare andare - voglio scoparti, farti mia disse gli feci cenno di no. Dovetti mollare la presa sul cazzo, ma lo impugnai stretto e lo segai mentre rispondevo - no. non voglio. magari la prossima volta Mi guardò deluso - ti faccio sentire davvero donna arrossii. Mentiva. Non potevo mai essere davvero una donna. Forse però ero anche meglio di una donna. Ero una femmina. - va bene disse - vorrà dire che le tue labbra saranno la vagina che cerco. Non capii - sdraiati lo feci Lui prese un cuscino e me lo infilò sotto la nuca dopodiché mi ...