1. Educazione "sentimentale" - Capitolo 1


    Data: 07/12/2023, Categorie: Esibizionismo Autore: Run like hell, Fonte: EroticiRacconti

    Tutto sommato l’intesa sessuale migliore che io abbia avuto con una partner è stata con mia moglie Sonia. Matrimonio durato 25 anni, con una separazione, ma sempre vivo, per tutto il periodo, proprio nell’ambito fisico.
    
    Ci siamo sposati giovanissimi, dopo un brevissimo fidanzamento che mi aveva fatto riconoscere la sua voglie di esibizionismo.
    
    Niente di estremo ma, per esempio, un’accurata scelta dei bikini i più striminziti possibile oppure di scollature generose. E ancora la totale disinibizione nel fare l’amore al mare, al riparo di scogli sì protettivi, ma non al punto di evitare gli sguardi di chi fosse transitato vicino.
    
    Io, capito quanto tutto questo la intrigasse, assecondavo volentieri questa predisposizione, anzi alimentandola con proposte sfidanti e provocatorie e, durante gli amplessi, fantasticando di sguardi estranei sul suo corpo nudo e anche di qualcosa in più. Le sue reazioni erano di crescente eccitazione fino addirittura a favorire i suoi orgasmi.
    
    Con il matrimonio tutto si amplificò in una crescita graduale ma sicura.
    
    Già in viaggio di nozze all’isola d’Elba, in spiaggia, in modo studiato per attirare lo sguardo di soggetti ben individuati, denudava il seno, rimanendo quasi totalmente nuda, coperta solo da uno slippino sempre rigorosamente microscopico. Poi la sera in hotel, facendo l’amore, ne parlavamo eccitandoci ancora di più e allora lei usciva tutta nuda sul balcone e, benché fosse buio, era molto probabile che qualcuno la ...
    ... vedesse.
    
    Ho dimenticato di dire che Sonia era davvero una gran figa, soprattutto molto ma molto femmina e sensuale.
    
    Per cena sempre ristoranti dove mia moglie esibiva generose scollature o camicette strategicamente sbottonate. Lei seduta, i camerieri in piedi, è certo che il seno con tutto il capezzolo turgido e duro per l’eccitazione fosse ben visibile.
    
    Una sera, con un cameriere giovane e simpatico, io la sfidai a fare qualcosa in più. Lei ormai aveva già dimostrato di non tirarsi mai indietro e si inventò di strusciare la sua gamba su quella del ragazzo appena fosse vicino. Il giovanotto non era così sveglio e audace, anzi tutt’altro, sembrava timido, imbarazzato ma nel contempo molto arrapato dalla vista e dal contatto. Diventò più goffo, ma ogni po’ veniva ad assicurarsi che tutto andasse bene o con un’altra scusa a prendersi la sua strusciata. Sonia si fece più audace e la sua mano, più bassa rispetto al tavolo ma più in alto possibile sulla coscia del giovanotto, si fece audace.
    
    La cosa era contemporaneamente eccitante e divertente, tanto che Sonia mi propose di provare a portarlo con noi come minimo in una passeggiata. Mi disse che sarebbe stata capace di sedersi con lui sul sedile posteriore della macchina, mentre io guidavo, per fare qualsiasi cosa possibile fino a scoparselo. Lo diceva scherzando, ma sapevamo ormai entrambi che forse la questione da semplice fantasia si stava trasformando in qualcosa di più. E io rispondevo che sì, lo avrei permesso, ma che lei non ...
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