1. Anna 2


    Data: 06/12/2023, Categorie: Etero Autore: Anna-sa, Fonte: EroticiRacconti

    Tornato a casa quella sera ho fatto subito una doccia fredda, dovevo calmare i bollenti spiriti.
    
    Ho continuato a pensare a lei, ripensavo a tutta la giornata trascorsa e progettavo la prossima. Volevo qualcosa di più, serviva un passo avanti in questa storia.
    
    Vado a dormire e nella notte la sogno, la sogno sul divano, la sogno sul tavolo la sogno sotto la doccia la sogno in una spa tutta per noi.
    
    Il fatto è che la mattina mi sveglio completamente impiastrato, ripensando ai sogni come minimo sarò venuto un paio di volte.
    
    Ok doccia veloce, colazione e finalmente si va a lavoro. Lei arriva mezz'ora dopo il mio ingresso, ma alle 8:32 passo da lei per il solito buongiorno. La vedo un po' assonnata, chissà cosa avrà fatto questa notte? Immagino che una ragazza così potrebbe avere un uomo diverso ogni volta che vuole.
    
    Trono a lavoro, è una mattinata abbastanza ingolfata dagli impegni e non riesco a staccare un minuto. Verso le 11:30 la vedo arrivare, si avvicina e mi chiede se prima della pausa pranzo posso passare da lei per un chiarimento in merito ad una richiesta particolare di un cliente. Le confermo che sarò lì appena saranno usciti gli operai. 12:05 sono di fianco alla sua sedia, mi illustra il problema, sono alla sua destra, allungo il braccio sinistro fino ad appoggiare la mano sulla spalla, quasi un abbraccio. Mentre le spiego che la richiesta del cliente può essere soddisfatta faccio scendere la mano sulla schiena, stando attento alle sue ...
    ... reazioni.
    
    Sembra non dare peso a quello che faccio quindi porto la mano sul fianco sinistro passando sotto al braccio, che appoggiato alla scrivania è staccato dal suo corpo, vado a fermarmi sulla parte laterale del suo seno.
    
    Probabilmente finché ero sul suo fianco non ha ritenuto troppo preoccupante quello che facevo, ma una volta arrivato al seno si scosta improvvisamente, si alza in piedi e mi dà un sberla sulla spalla senza dire niente. Mi allontano convinto di aver fatto una cazzata, la guardo negli occhi, questa volta impassibili e mi accingo ad andarmene. Prima di uscire giro lo sguardo verso di lei che si è rimessa a lavoro e vedo che mentre guarda le sue carte sul tavolo di nascosto sorride.
    
    Leggermente confuso vado a pranzo, mi chiedo come dovrò comportarmi con lei da quel momento in poi.
    
    Il pomeriggio passa velocemente semmerso dal lavoro, non sono neanche passato a salutarla al rientro dal pranzo.
    
    La giornata finisce, gli operai escono, mi assicuri di chiudere tutto e spegnere tutto comprese le luci. A luci spente sento dei passi, passi di donna, qualcuno si sta avvicinando, mi giro e vedo Anna a cinque metri da me. Per quanto posso vedere sembra furiosa, si avvicina e recitando la parte di che è arrabbiato mi dice
    
    .
    
    Le sfugge un sorriso, la guardo un attimo, le piazzo tutte e due le mani sui seni e le dico
    
    E lei tirandomi a se mi dice
    
    e mi mette la mano sul pacco.
    
    La situazione inaspettata, il rischio di essere visti da qualcuno, l'eccitazione di ...
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