Cat
Data: 05/12/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autoerotismo
Autore: Lucio, Fonte: RaccontiMilu
... bene. Perfetto Cat mostra sicurezza stupiscilo, anche se il suo sguardo ucciderebbe chiunque. – Perfetto, la lascio al suo lavoro allora. – Con permesso. Tornata a casa mi sento totalmente esausta ma nonostante tutto non riesco a non pensare a lui Marco Robinson, mi sdraio sul letto e comincio ad accarezzarmi immagino il suo tocco sulla mia pelle; accaldata estraggo dal mio cassetto il mio coniglietto rampante lo chiamo così amico fidato di tante notti insonni, allargo le gambe e comincio a muoverlo dentro di me fino ad arrivare ad un rilassante orgasmo. Nell’ultimo mese sono così stanca che non riesco più a capire che giorno sia, altro che stacanovista è un vero stronzo mi ha fatto sgobbare come una matta, trattata peggio di una schiava. – Cat, Cat dove sei? Che palle cosa vorrà adesso – Signor Robinson cosa posso fare per lei?
Ma guardala vestita con quella gonna corta e quell’aria un po’ spaurita so io cosa ti farei fare, di sicuro ti costringerei a venire in ufficio senza slip e poi ti farei scrivere gli appunti facendoti tenere le gambe aperte in modo da mostrarti a me facendomi così godere di quella vista. – Cat hai inviato l’e-mail che ti avevo girato? – Si certo, ho anche spostato l’appuntamento delle 17. – Perfetto puoi andare. – Senta signor Robinson questa sera potrei uscire un po’ prima sa è il mio compleanno e’ Lascio la frase in sospeso – Va bene. Il suo tono brusco mi fa capire che non è abbastanza contento ma in fondo non gli ho mai ...
... chiesto niente e poi Flora ha insistito così tanto affinchè uscissimo mi ha detto che mi avrebbe portato ad una festa e poi ha aggiunto particolare. – Ok grazie. Finalmente sono le 18:30 scappo dall’ufficio e mi fiondo a casa alle 21.00 sono già pronta, mi guardo allo specchio e mi faccio i complimenti da sola, ho indossato un tubino di pizzo nero che lascia scoperta la schiena fino a metà ed un paio di decolte nere con un tacco alto contornato da una placchetta dorata. Sento il suono del clacson e mi fiondo giù lì vedo Flora che mi fa cenni dalla macchina salgo e dopo una cena veloce e un paio di drink ci avviamo verso la festa. – Dai Flora dimmi dove andiamo – No è una sorpresa l’importante è che tu sia aperta ad ogni cosa. – Aperta’ che intendi? – Che devi divertirti punto. Arriviamo di fronte ad una mega villa davanti a me si stagliano due grosse scalinate che giungono fino ad un portone, entriamo e Flora sussurra qualcosa all’orecchio del tizio all’ingresso, il tipo ci fa entrare e ci porge due maschere nere da indossare poi mi lega al polso una piccola cordicella rossa con appesa una chiave dorata, adesso capisco la festa particolare di Flora la ucciderei. Siamo raggiunte da un maggiordomo in livrea che con fare molto professionale ci indica la sala dove si riuniscono tutti. Il chiacchiericcio arriva dapprima sfocato, poi le voci diventano sempre più definite, mi sento stordita la sala è gremita di gente tutti indossano una maschera e Flora si lancia ...