Il mio primo qualcosa con qualcuno
Data: 05/12/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: 001Annie, Fonte: Annunci69
... avevo schizzato ovunque sul parquet della mia cameretta.
Quello fu un anno di scoperte: decisi di comprarmi un vestitino al mercatino dell’usato (insistendo pure perché togliessero il prezzo come se fosse un regalo) e un paio di mutandine dal supermercato vicino casa, iniziai a guardare video tutorial sul trucco (che rubavo a mia sorella più grande di 10 anni) e il tutto culminava con delle volte in cui, truccata, vestita e profumata, mi facevo da sola un video col cellulare mentre spompinavo una zucchina o un würstel e poi mi masturbavo più volte guardandolo.
Essendo il mio guardaroba maschile ricco di capi attillati, molte volte quelli mi facevano sentire eccitato perché li portavo in giro.
Ho dei pantaloni della tuta molto skinny che mettevo a volte senza le mutande ed insieme ad un filo di lucida labbra uscivo così e mi sentivo eccitata e osservata (molto probabilmente proprio nessuno mi osservava).
L’anno passa così e se arriva al quarto anno di scuola superiore.
Nel secondo semestre ci viene comunicato che saremo in gita a Monaco con i ragazzi del quinto anno.
Dopo un primo momento di panico in cui temiamo di essere bullizzati, accettiamo la cosa e andiamo avanti.
Il giorno della partenza io approfitto dei soldi dati dai miei per comprarmi un set di trucchi base in un negozio di cinesi, lo avvolgo in un pacchetto regalo (per non destare sospetti) e lo nascondo per bene nello zaino, insieme ad una maglia a maniche lunghe piuttosto stretta e i miei ...
... magici pantaloni della tuta ( un abbigliamento femmminile che però potrebbe passare inosservato).
Appena arrivati sul pullman conosciamo i ragazzi di quinta. Sembrano tutti simpatici e per niente intenzionati a rivalersi della loro età su di noi.
Qui conosco Matteo, uno dei due capoclasse di quinta che farà da assistente alle prof per i siti turistici.
Sono molto appassionato di storia dell’arte e così ci inchiacchieriamo tranquillamente.
La prima sera però, succede qualcosa di sconveniente: rimaniamo a parlare io e lui sul terrazzo della reception dopo due birre prese al bar di fianco all’hotel.
Lui fuma una sigaretta, si sta scherzando e ridendo, ma ad un certo punto lui si fa tutto serio e mi dice:
“Sai, non dovresti vergognarti di nulla e con nessuno”
Io lo guardo perplesso
“Ma di che stai parlando, scusa?”
“Ho visto come ti trattano gli altri, tendono a escluderti solo perché a volte hai dei modi un po’...”
Lo guardo facendo finta di non capire, ma ho afferrato benissimo invece: sono sempre stato un ragazzo piuttosto effemminato, curato nell’aspetto e questo, a vote, creava dei piccoli sfottò ai miei danni, ma nulla che si fosse mai concretizzato in qualcosa di realmente fastidioso.
“...effemminati, ecco” continua Matteo.
“Tu non devi vergognarti di essere come sei, perché uno può avere i modi che vuole, e poi, se anche tu fossi davvero.. il problema dove sarebbe?”
Questo eccesso di confidenza mi crea un forte fastidio, così reagisco ...