1. Quella caduta accidentale


    Data: 23/11/2023, Categorie: Voyeur Autore: giusagoma, Fonte: RaccontiMilu

    ... effetto sexy di vedo/non vedo. Così com’era venne prelevata dal letto per venire posizionata su una barella. E con la barella venne portata in sala operatoria attraversando i lunghi corridoi che la separavano dalla stanza dove alloggiava. Io andavo dietro a loro e guardavo i volti delle persone che nel tragitto se la vedevano passare seminuda sotto il naso. Cercavo di capire se se ne rendessero conto. E qualcuno, in effetti, ha gettato su di lei un’occhiata un po’ più intensa. “Sicuramente avrà visto la trasparenza del camice”, pensai immediatamente, tornando ad eccitarmi anche in quell’assurda situazione.
    
    Continuai ad eccitarmi anche mentre mamma era in sala operatoria. Pensavo che per l’intervento al braccio non fosse necessario scoprire il seno, ma grazie a quel camice i medici se la sarebbero vista seminuda. Chissà, magari glielo avevano fatto togliere con una banalissima scusa. L’intervento fortunatamente andò bene. Ormai era notte ed io e mio padre siamo rientrati a casa lasciando mammina in quell’ospedale sconosciuto e distante ore e ore di strada da casa.
    
    Giungemmo a casa a notte fonda ed io mi fiondai immediatamente a letto per tentare con qualche ora di sonno di recuperare la stanchezza. Ma, malgrado mi giravo e rigiravo, non riuscivo a prendere sonno. L’euforia per la giornata movimentata prendeva il sopravvento dei miei pensieri e per placarla dovetti spararmi un segone con copiosa sborrata.
    
    L’eccitazione proseguì nel giorno successivo: il sabato ...
    ... per impegni di lavoro non potei ritornare in quell’ospedale ma nel frattempo la mia mente continuava a pensare a quella trasparenza sul suo corpo esposto alla mercé di chiunque entrasse nella stanza. E, a tal proposito, capitò una situazione davvero molto intrigante.
    
    Proprio in uno di quei momenti mi arriva una telefonata da un numero sconosciuto. Rispondo e dall’altro lato sento una voce che non riconosco. “sono il figlio della signora ricoverata nella stanza accanto a quella di sua mamma. Le passo sua mamma”. Mamma non aveva telefono con sé e per mettersi in contatto con noi chiese ai parenti di un’altra ricoverata di poterle far fare una telefonata. “Bene”, pensai, “così almeno sento la sua voce e mi tranquillizzo sulle sue condizioni di salute”. Ma nel frattempo nei miei pensieri si ricomponevano delle immagini di persone. Uno in particolare, il figlio che avevo appena sentito parlare, mi ricordai di averlo visto nei corridoi il giorno prima. Un tipo poco più giovane di me, con lunghi capelli legati in una coda, un orecchino, braccia muscolose e tatuate….
    
    Ma se quel tizio ha parlato con me e subito dopo mi ha passato mamma….. Beh, era inevitabile che fosse accanto a lei, sicuramente ai piedi del suo letto, e sicuramente avrà visto “l’insolita vestaglia” che mammina indossava. Si sarà riempito sicuramente gli occhi nel vedere quei capezzoloni turgidi che trasparivano. E se mamma ha barattato la telefonata con una prestazione sessuale? “Un pompino in cambio di una ...