1. Adriana cap1


    Data: 20/11/2023, Categorie: Cuckold Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu

    ... poi infilarmi una mano dentro il perizoma, sfiorandomi con estrema dolcezza la passera. Quel tocco così delicato ebbe l’effetto di far svanire ogni mio pudore, sostituendo le mie paure coll’insana voglia d’esser posseduta da quel ragazzo.
    
    “Facciamo vedere a quel cornuto di cosa sei capace.” sussurrai all’orecchio di Shy, prima d’alzarmi e mettermi davanti a lui dandogli le spalle.
    
    Per tutta risposta lui l’infilò le mani dentro il reggiseno, per poi palparmi con vigore con una mano, mentre l’altra s’impadroniva nuovamente del mio sesso. Diedi un’occhiata a mio marito, e vederlo eccitato mi diede l’ultima spina per andare sino in fondo, anche se non capivo come un uomo potesse eccitarsi vedendo la propria donna con un altro.
    
    “Cos’aspetti a tirare fuori il cazzo, non raccontarmi che sei timido.” gli dissi sfiorandogli i pantaloni proprio sopra il pacco.
    
    Lui mi spinse sino all’isola della cucina per farmici piegare sopra, prima d’alzarmi il kimono e darmi qualche pacca sulle chiappe. Quando mi fece scendere le mutandine a metà cosce, le pacche divennero più forti, ma mai dolorose, e accompagnate da piccoli baci sui glutei ed al loro interno.
    
    “Guarda adesso glielo butto dentro.” disse all’improvviso Shy rivolto a mio marito slacciandosi i pantaloni “Ma non come fai tu che lo fai trattandola da signora, ma come piace a lei che non vuole altro che farsi sbattere. Tu apriti la fica perché te lo voglio mettere tutto dentro subito e senza storie.”
    
    Non feci quasi ...
    ... in tempo a mettere le mani sulle grandi labbra, che lui aveva già fatto entrare tutta la cappella, poi diede un paio di spinte fortissime che mi tolsero il fiato, ma allo stesso tempo mi fecero godere come mi era successo poche volte nella vita.
    
    Iniziai a gemere senza alcun ritegno, ma del resto il piacere che stavo provando era incontenibile, ed aumentò ancor di più quando Shy mi fece sedere sull’isola per riprendere a scoparmi con la stessa foga. Il ragazzo era un vero animale selvaggio, che non mi dava il tempo per ‘abituarmi’ ad una posizione, che la cambiava spostandomi fra cucina e salotto, togliendomi quel poco che indossavo ogni volta che ci muovevamo. Ogni tanto davo un’occhiata a mio marito che mostrava di gradire lo ‘spettacolo’, e che cercava disperatamente di non tirare fuori il pene per segarsi. Ebbi un attimo di tregua solo quando lui si sedette sul divano, ed io quasi corsi ad inginocchiarmi fra le sue gambe per prendergli il cazzo in bocca. Assaporai con gusto quella mazza ricoperta dai miei umori, scendendo con la bocca anche sui testicoli che erano duri come il marmo.
    
    “Visto che sei li leccami anche il culo.” mi disse scivolando in basso mentre apriva ancor di più le gambe, per permettermi di ubbidirgli.
    
    Il suo fare così autoritario, da vero maschio alfa, rendeva impietoso il confronto con Carlo, che girava intorno a due cercando la visuale migliore per poterci guardare meglio. Provai quasi pietà per quell’uomo che pure avevo sposato, ma ogni mio ...