Vacanza in thailandia 7
Data: 16/11/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69
Un ragazzo d'altri...templi
CAPITOLO 7
La visita al tempio e' stata molto entusiasmante. Per fortuna siamo potuti entrare perché avevamo l'abbigliamento adatto. Prima di partire ci siamo informati su cosa dover indossare per evitare grane e infatti le maniche lunghe e i jeans della stessa misura ci hanno aiutato parecchio. Durante la visita, gli occhi di Mario ed i miei si fermano fissi su un uomo anche lui venuto al tempio per ammirarne lo splendore. Ha 35anni, i capelli castani e gli occhi celesti. Indossa una maglia nera e uno jeans dello stesso colore. Naturalmente mentre girovaghiamo non possiamo avere sempre gli occhi puntati su di lui e in un attimo di smarrimento, lo perdiamo di vista. Continuiamo il giro e poi decidiamo di andare via. Usciti, troviamo l'uomo ad aspettarci seduto ad un muretto che circonda un albero. Non appena ci vede, ci saluta con un cenno della testa e si avvicina a noi.
"Ciao, mi chiamo Keith", ci svela
"Io sono Giulio"
"Ed io Mario"
"Piacere di conoscervi", dice l'uomo stringendoci la mano con fermezza ma anche con un leggero fare omosessuale "siete italiani?", ci chiede
"Come hai fatto a capirlo?", domanda il mio fidanzato
"Dall'accento. Sono stato molte volte in Italia ed ormai conosco la lingua e quasi tutti gli accenti", dice Keith
"Chissà quanti uomini avrai conosciuto allora"
"Beh parecchi si, devo proprio ammetterlo", ci delucida facendoci accennare un sorriso "voi siete fidanzati o vi siete conosciuti qui?", ...
... continua per cercare di informarsi sulla nostra vita
"Siamo fidanzati"
"Ah ottimo", esordisce con uno strano ghigno stampato sulla faccia "dovete fare altri giri?", ci chiede
Dovevamo andare in altri posti della città ma per oggi pomeriggio la visita del tempio e' più che sufficiente per due ragazzi venuti in Thailandia all'inizio soltanto per una vacanza spensierata ma che ora non cercano altro che scopare a destra e a manca. Decidiamo di andare nel nostro albergo, anche perché il suo e' più lontano rispetto al posto dove ci troviamo. Raggiungendo il taxi ci cammina davanti e ci parla come se fosse un Cicerone, chiaro segno che lui a Bangkok c'e' già stato e conosce la città come le sue tasche. Io e Mario gli guardiamo il sedere fasciato nel pantalone nero. E' talmente attillato che in mezzo alle chiappe gli tira un po' formandogli un bel bozzo in avanti che attira la nostra attenzione quando arriviamo alla fermata in attesa che arrivi il mezzo che ci riporti in albergo. Nell'abitacolo, si siede in mezzo a noi urtandoci l'un l'altro con le ginocchia e mandandoci già su di giri. Noi due italiani, nascosti dietro ai sedili, ci tocchiamo i cazzi già eccitati e lui vorrebbe allungare le mani ma non può farlo perché e' seduto nella parte centrale e l'autista del taxi lo vedrebbe sicuramente allungare le mani verso le parti di un uomo che potrebbe dargli fastidio e si limita a guardarci muovendo le pupille come se fossero palline di pingpong.
"Benvenuto a casa nostra, ...