Lorenzo l'approfittatore, parte 2
Data: 15/11/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Difficilissimo, Fonte: Annunci69
... sull'unica vittima del tutto, ma ne sentivo l’enorme bisogno. Volevo rovesciare la situazione che provavo io con Lorenzo e sentirmi nuovamente io l’uomo e non la troietta di qualcuno come ormai era da qualche giorno. E Fabietto il ruolo della troietta lo sapeva fare divinamente. Ben presto, i suoi iniziali freni si fecero da parte e il ragazzo perse completamente il contegno. Se fino a un paio di minuti prima aveva mille paure, come quella che qualche famigliare potesse improvvisamente rientrare in anticipo e scoprirci, ora sembrava fregarsene di tutto, perfino del fatto che c’era la finestra della sala aperta a pochi passi da noi e i suoi urli di piacere sarebbero stati uditi da tutto il vicinato. Iniziò a gridare come un pazzo, ad ansimare e a gemere, contorcendo il suo corpo e spingendo il suo meraviglioso culo in direzione del mio cazzo. Prese quasi a chiavarsi da solo, visto che io spingevo con meno veemenza, restando praticamente fermo in attesa che lui desse il ritmo a lui più congeniale. Intanto si segava a tutta birra il cazzo e a quel punto fui preso dalla voglia di sostituirmi a lui in quel gesto, allungai la mano, sostituendola alla sua. Misi tanta energia in quella sega, scappellandoglielo fino in fondo quasi a fargli male. Muovevo la pelle del suo cazzo fino a sotto per poi riportarla su a tutta birra, sentendo le pulsazioni del suo muscolo farsi sempre più forti. Evidentemente gradiva quella violenza perché non provò mai a lamentarsi o a fermarmi. Quando ...
... giunse all'orgasmo, allungò le gambe, praticamente quasi stendendosi a pancia in sotto sul tappetto, emise un urlo di piacere con la sua voce da troietta e spermò completamente sul tappeto, sporcandolo con una macchia enorme di sborra densa e calda. In quel momento, però, non avevo nessuna intenzione di preoccuparmi del tappetto, lo afferrai nuovamente con vigore per i fianchi e mi alzai leggermente in piedi, quasi a scoparmelo da sopra in modo da avere più spinta e forza. Iniziai letteralmente a sfondarlo, assestando colpi forti e decisi, spingendo il mio cazzo fino a fondo nel suo fantastico culo. Il rumore delle palle che sbattevano sulle sue chiappe echeggiava per la stanza, appena coperta dai gemiti di Fabietto. Durai circa altri 5 minuti, poi mi lasciai completamente adagiare sulla sua schiena e schizzai un mare di sborra nel suo culo, emettendo anche un piccolo urlo. Una quantità del mio seme uscì dal suo culo e finì nuovamente sul tappeto, contribuendo a macchiarlo ulteriormente. Restammo stesi là ancora per un po', senza parlare, guardando il soffitto mentre le nostre mani si erano cercate e trovate. A rompere il silenzio ci pensò Fabietto, senza neanche guardarmi:
“Ti amo” mi disse con voce tremante.
“Ti amo anche io, cucciolo” gli risposi mentre una parte di me, dal mio profondo, mi urlava di dirgli la verità e metterlo al corrente del mio tradimento, volontario o meno che fosse. Il grido disperato di giustizia rimase tuttavia dentro di me e restai in silenzio. ...