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La dea della notte
Data: 08/11/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: liberamente, Fonte: Annunci69
... più importanza in quel momento. Le appoggio le mani suoi capelli lisci e plastici dettando il ritmo. Alzo gli occhi ad un cielo che è una coperta di luci infinita in cui mi perdo. Sento il fresco della brezza della notte sul mio glande. Lei si alza e per la prima volta i nostri sguardi si incontrano. Ha occhi scuri come la notte e profondi come il mare. Si gira continuando a fissarmi. Appoggia le mani al muro e mi porge il suo culo. Sono dolcemente incapace di fare alcunché. Sono immobile perso nei suoi occhi che non smettono di fissarmi nemmeno quando si alza la gonna e si abbassa le calze. Solo ora i nostri occhi si perdono. Si volta verso il muro e il mio sguardo scivola in basso sul suo culo, sull'increspatura di carne delle sue labbra che si apre tra le natiche. Inarca ancora più la schiena e spunta il suo roseo buco lucido e pronto. Vorrei non smettere più di guardarlo e vorrei poterlo non dimenticare mai. Con un trasporto magnetico il mio cazzo viene attratto. Appoggio la cappella e lei, con un lieve colpo, lo fa sprofondare dentro accompagnando il tutto con un sensuale ...
... gemito. Da quel momento bastano poche dolci stantuffate per farmi esplodere brividi per tutto il corpo. Sono in balia di uno tsunami dì spasmi di piacere. Mentre vengo lei aumenta il ritmo e continua con colpi sempre più decisi e forti fino a che sento finire l’orgasmo e lentamente defluire il sangue dal mio cazzo. Vuotandomi del seme anche la mia testa si alleggerisce e la mia mente rallenta. Sto tornando al qui ed ora... Solo allora lo libera lasciandomi immobile, paralizzato con lo sguardo perso nel vuoto abbandonato dal piacere appena finito. È allora che Lei, senza dire una parola si alza le calze accompagnandole con un movimento sinuoso delle gambe e si riabbassa la gonna come un negozio che si appresta a chiudere la serranda. Mi butta i suoi occhi nei miei per un’ultima volta e, senza dire nulla, si allontana lentamente sul viale fino a farsi inghiottire dalla notte. Guardo la mia ombra sul marciapiedi e la luce del lampione tutta intorno. Sento freddo al glande umido e lucido che punta verso il basso. Mi riassetto i pantaloni e senza fretta mi dirigo verso casa.