La mia piacevole vendetta
Data: 08/11/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69
... sesso anale e l'ano è il tuo!”.
Mi accorsi che non si lamentava più e che cominciava ad abituarsi ad avere il mio cazzo nel culo, e siccome so bene che da li al godere il passo è breve aumentai il ritmo e mi lasciai andare sborrandogli dentro, non volevo che godesse prima di tutto perché doveva essere una punizione per quello che aveva fatto, inoltre perché volevo che per lui fare la femminuccia rimanesse una cosa spiacevole, se avesse capito quanto si gode con un orgasmo anale mi sarei precluso la possibilità di farne il mio stallone. D'altra parte io scoprii che mi piaceva proprio perché la prima volta che mi fecero il culo dopo il dolore iniziale, venni senza menarmelo e godetti come non avevo mai goduto prima. Sfilai il cazzo da dentro di lui poi gli dissi:
-“vatti a sedere sul water e scaricala li, voglio che si veda anche quello nel filmato”. Si avviò verso il bagno, si sedette ed io mi misi davanti a lui, sentii il rumore del suo culo che squirtava la sborra che gli avevo versato dentro riecheggiando nella tazza del water, nel frattempo gli misi il cazzo davanti alla bocca e gli dissi:
-“puliscilo!”
-“Michelle no.. Me l'hai appena messo nel culo..” Obiettò. Ed io gli risposi:
-“Appunto! Pulisci! Vuoi lasciare le cose a metà? Snell!”.
Aprì la bocca contro voglia e accolse il mio cazzo, dalla sua faccia schifata capii che la punizione che gli avevo inflitto era sufficiente, ma non mi accontentai, gli voltai le spalle, gli misi il culo sulla faccia e ...
... gli ordinai di leccarmi il buco mentre con una mano appoggiata sul suo ginocchio mi tenevo in equilibrio e con l’altra iniziai a menargli il cazzo da seduto sul water.
Aveva un cazzo veramente bello e anche piuttosto grosso, di quei cazzi che se ti piace prenderlo nel culo ti fanno felice anche se il loro proprietario non lo sa usare. Lo mollai a metà quando capii che stava per venire, volevo mandarlo via con le palle ad un passo dallo scoppiare. Ci rivestimmo e andammo nel suo appartamento di sotto per trasferire le registrazioni su una chiavetta che mi sarei portato via e cancellarle dal suo computer, poi salimmo nuovamente da me perché si riprendesse le varie microcamere che aveva piazzato in giro. Ormai si erano fatte le tre di notte e mentre se ne stava andando per tornare nel suo appartamento, con la maniglia della porta già in mano, mi chiese:
-“sei ancora arrabbiato con me?”. Gli sorrisi maliziosamente e dissi:
-“no, ho avuto la mia vendetta, diciamo che siamo pari”.
-“Allora spero che diventeremo amici..” mi rispose.
-“Può darsi..” risposi io salutandolo.
La voglia di invitarlo a restare e farmi sfondare il culo era tanta, ma aveva le palle troppo gonfie, sarebbero durati trenta secondi e poi sarebbe stato come annullare la punizione che meritava, così finì la serata dicendogli:
-“pensami quando arriverai a casa e ti segherai per svuotarti le palle”.
-“Posso immaginare di farti male?”. Mi chiese.
-“Devi!”. Gli risposi ancora:
-“Ti voglio ...