Una bellissima esperienza. Quarta parte
Data: 05/11/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: pennabianca., Fonte: EroticiRacconti
... mentre io venivo scossa da un ennesimo orgasmo. Carlo si è sfilato da sotto di me, mentre Giulia, lentamente, è uscita dal mio culo e, quando ha tolto il cazzo, mi è sembrato come se il mio culo fosse così tanto dilatato, da esser simile ad una voragine. Anche lei, mi ha presentato la sua splendida mazza davanti alla bocca per farla pulire. L’ho fatto con estremo piacere, godendo del fatto che, nonostante avesse appena eiaculato, la sua erezione non si era indebolita per niente. La mia bocca lo ha leccato, pulito e succhiato fino all’ultima goccia di sborra e, alla fine, l'ho reso bello, lucido e dannatamente ancora duro. Lei mi ha sorriso e, facendomi sdraiare supina, si è di nuovo infilata fra le mie cosce e, dopo avermelo piantato di nuovo davanti, si è allungato sulle braccia, ha portato il suo corpo su di me, in modo che la mia bocca fosse perfettamente all’altezza dei suoi seni. Mi ha invitato a baciare e a succhiare i suoi capezzoli.
«Succhiami, succhiami i capezzoli, leccali forte, mordili, fammi male così godo di più!»
Non me lo son fatto dire due volte. Ho preso a succhiare e mordere quei capezzoli, mentre lei mi stantuffava la fica sempre più forte, sotto lo sguardo estasiato degli altri due uomini che, a turno, hanno infilato i loro cazzi ancora barzotti fra le nostre bocche. Era incredibile il piacere che stavo provando e, nello stesso tempo, mi eccitava molto quel giocare con la sua bocca, sopra un altro cazzo. Spesso le nostre lingue si sono incontrate ...
... mentre leccavano una cappella, o le palle del maschio di turno che ce lo aveva infilato in bocca, finché segandosi entrambi velocemente, ci son venuti sul viso. Appena due schizzi, ma sufficienti ad imbrattare il mio viso, che Giulia prontamente ha pulito, leccando la mia faccia coperta di sborra. Ho goduto anche in questo nel sentirmi posseduta e, nello stesso tempo, schizzata, leccata come una cagna. La cosa deve avere eccitato molto anche lei, perché, improvvisamente, ha cominciato a muoversi più velocemente dentro di me e, ben presto, guardandomi negli occhi, mi ha riversato dentro un’ondata di calore, urlando il suo ennesimo orgasmo.
«Troia vengo! Vengo dentro di te, puttana! Ti inondo il ventre, troia!»
Per un lungo istante, è rimasta immobile, piantata dentro di me, poi lentamente si è sfilata e sdraiata al mio fianco; ha preso il mio viso fra le mani e, con gli occhi resi umidi dall’emozione, mi ha baciato, mentre ho sentito una lingua farsi strada fra le pieghe della mia figa tumefatta e gonfia, da cui sgorgava tutta la sborra che vi era stata appena riversata, che ha preso a sorbire tutto il piacere che ne usciva. Ho stretto istintivamente le cosce, sfinita dall’emozione per l’intenso piacere provato, ma anche perché sentivo ancora stimolare la mia vagina ormai resa insensibile per il troppo piacere.
«Grazie, sei stata veramente fantastica e, soprattutto, ti ringrazio per avere ospitato dentro tuo corpo il mio cazzo. Come vedi non è facile, per me, trovare ...