Le terre di Medryl – Fiera di mezzestate
Data: 04/11/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Gay / Bisex
Autore: Fun123, Fonte: RaccontiMilu
... coscia, e chiusa in vita da una cintura. Sotto dei morbidi pantaloni di una tela leggera, che ricadevano piuttosto informi fino ai piedi, calzanti degli stivaletti di cuoio.
I passi lo avevano portato verso una zona fuori dalle mura, meno trafficata delle vie principali, ma non per questo meno interessante. Certo, a Lidres i bordelli non mancavano, come in tutto il continente del resto, ma in occasioni come la fiera, meretrici e clienti più o meno occasionali potevano essere facilmente trovati anche ben lontano dalle case di tolleranza, bastava giusto un posto non troppo in vista.
In sottofondo musica e vociare erano ancora bene udibili, così come le tremolante luci dei braceri, ma la via era molto più sgombra, e chi vi camminava lo faceva come se avesse avuto qualcosa da nascondere. Poco più avanti, un ragazzo alto e gracile spariva dietro l’angolo di una casa, assieme ad una fanciulla dal seno tanto prosperoso ed il corsetto tanto tirato che pareva uno dei due dovesse scoppiare da lì ad un istante.
Per gli occhi dell’elfo quella mezza oscurità non era un gran problema, gli ci era voluto poco più di un momento per abituarsi, dopotutto la sua razza era originaria del bruciante deserto di Akhemet, dove gran parte della vita era condotta di notte, a causa dell’insostenibile calura diurna.
Un movimento più avanti, ed un sorrisetto sul viso di Yimieth, mentre vi si avvicina con passo distratto. Una figura umana, non troppo giovane, e con un mantello dotato di ...
... cappuccio, quella che gli si para davanti.
“Buonasera mio signore” lo saluta, con un leggero inchino e quella che sembrerebbe una buffa riverenza “Posso… Esservi di compagnia?” gli chiede, restando qualche passo indietro, come a non volersi mostrare minaccioso. L’uomo lo ascolta, scrutandolo un istante, prima di riprendere a camminare “Lasciami stare, cerco una donna” dice.
L’elfo non pare perdersi d’animo a quel rifiuto, muovendosi con la sua naturale grazia perché la distanza dall’uomo non aumenti ne diminuisca “Mio signore, perdonatemi se insisto… Ma le mie labbra sono meglio di quelle di una dama…” gli dice ancora, abbassando il tono di voce ma assicurandosi che lui posa sentirlo bene. L’uomo rallenta, ma senza fermarsi, guardandosi però intorno, come se volesse assicurarsi che nessuno li segua. “Datemi occasione di provarvelo, sono giunto da poco alla cittadella, mi hanno derubato per la via…vi assicuro che qualche moneta vi lascerà ben più che soddisfatto”. La voce naturalmente dolce ed androgina che si fa melliflua, cercando di fare leva su un misto di compassione e lussuria, le labbra leggermente schiuse, alla luce della luna, che non accennano nessuna espressione più marcata, quasi fosse sospeso in attesa di una risposta.
L’uomo si ferma, guardandosi ancora attorno, come se esitasse pensieroso. Si volta a guardarlo scrutandone i lineamenti alcuni istanti, prima di fargli cenno di seguirlo, senza dire una parola ed imboccando un vialetto laterale.
Yimieth sorride, ...