Vent’anni
Data: 28/10/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Jacob, Fonte: RaccontiMilu
... ma io non ho molta esperienza sessuale» disse Andrea arrossendo non poco. «Non è un problema. Sarà un piacere farti fare esperienza. Anche tanta se vorrai» rispose con un sorriso la donna. «Anche in qualcosa d’altro potrei deluderti. Forse. Non so come sono stati i tuoi partner precedenti…» «Andrea. Se è per le dimensioni che ti preoccupi» il ragazzo fece un sorriso imbarazzato, «stai tranquillo. Siete voi uomini ad essere fissati su certe cose. Per noi donne, ti assicuro, le dimensioni non contano. E non è solo un modo di dire.» «Mi fa piacere sentirtelo dire» esclamò Andrea sollevato. «Però, nonostante le tue rassicurazioni, ti assicuro che mi fa strano pensare a noi due in intimità.» «Ti ripeto, stai tranquillo. È normale. L’intimità si costruisce con il tempo. Anche se, devo confessarti anche io una cosa, spero di non perdere troppo tempo prima di andare al sodo. Hai altro da dire?» «No. Credo di no.» «Se ti verrà in mente qualcosa, dillo senza problemi. Qualsiasi cosa in qualsiasi momento. Non farti alcun problema.» Cristina si alzò dal divano e prese Andrea per una mano invitandolo ad alzarsi a sua volta. «Se non abbiamo altro da dire, possiamo andare di là. Saremo più comodi e potremmo iniziare a costruire la nostra intimità.» 3 Arrivati nella camera da letto, Cristina fece sedere Andrea sul letto e iniziò ad accarezzargli la nuca. «Ti va di spogliarmi?» Andrea cercava di sembrare calmo e rilassato, ma non lo era affatto. Stava per fare sesso, continuava a pensarci ...
... in quei termini, con una donna di quaranta anni, che adesso gli chiedeva di spogliarla. Faticava a credere fosse tutto vero e stesse capitando proprio a lui. Lui, che veniva sempre respinto da quelle della sua età, lui che veniva considerato un “tipo” se, chi parlava, era abbastanza gentile da non usare termini meno lusinghieri. Invece, c’era proprio lui in quella camera da letto, e stava per avere un rapporto sessuale con Cristina. Stava per dire che avrebbe preferito si spogliasse da sola, aveva paura di apparirle impacciato, ma temeva anche, dopo le insicurezze espresse poco prima, che Cristina potesse scocciarsi di tutte le sue incertezze. Prima che aprisse bocca, come se la donna avesse letto nella sua testa, in realtà le era bastato soffermarsi sull’espressione di lui, che lasciava trasparire con grande chiarezza che tipo di pensieri avesse in quel momento, fu Cristina a parlare. «Stai tranquillo. Hai voglia di scoprire il mio corpo?» «Certo.» «Allora fallo, senza pensare a niente altro. Come ti viene, nessuno ti giudicherà.» Andrea si sforzò di mettere dubbi e insicurezze da parte. Si alzò e strinse Cristina a se, accarezzandole la schiena. Poi iniziò a sbottonare lentamente i bottoni della camicetta. Un reggiseno bianco si intravide dopo aver aperto i primi. Quando arrivò all’ultimo le sfilò la camicetta. Rimase fermo a guardarla, quasi in estatica contemplazione. Lei aveva un seno piccolo, ma sodo e piacevole. Il classico seno che si dice possa stare in una coppa da ...