Vent’anni
Data: 28/10/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Jacob, Fonte: RaccontiMilu
... casa Andrea ricevette un messaggio. Prese il cellulare sperando fosse Paola, ed il desiderio fu esaudito. “Domani mattina ci vediamo dove ci siamo salutati? Così facciamo quel poco di strada insieme.” “Va bene. A che ora?” “8:30 per te va bene?” “Certo. A domani allora, e cerca di lasciarmi studiare però!” “Questo dovrei dirlo io a te, per la verità, ma stavolta sorvolo! A domani” Un paio di minuti dopo l’ultimo messaggio di Paola il cellulare suonò di nuovo, Andrea era convinto fosse di nuovo lei, invece, con un pizzico di delusione vide che era Cristina. “Alle sei puoi venire da me? O vuoi startene ancora per conto tuo?” Prima di rispondere passarono dieci minuti abbondanti. Andrea avrebbe voluto trovare una scusa per rifiutare l’incontro, ma non sapeva proprio cosa inventarsi. Gli dispiaceva troppo dare un rifiuto a Cristina. “Va bene. Alla sei sono da te.” 7 Andrea si presentò alla porta di Cristina con un quarto d’ora di ritardo. Senza la rabbia della volta precedente, ma anche senza l’ansia e la voglia del primo incontro. «Da quanto tempo» lo accolse Cristina. «Sì. Infatti.» «Si può recuperare. Basta che non sia incazzato.» «No. Tranquilla, tutto a posto.» «Lo so. Te lo si legge in faccia.» Cristina, che indossava pantaloni di cotone neri e una camicetta rosa appena trasparente, prese per mano il giovane e lo condusse in camera da letto, accompagnandolo dinanzi ad uno specchio formato persona. «Ti piacciono gli specchi?» Non attese risposta iniziando a sbottonare la ...
... camicia di Andrea. Baciò i suoi capezzoli, scese lungo la linea degli addominali per fermarsi all’altezza del membro e baciarlo attraverso i jeans. Andrea si tolse le scarpe, mentre Cristina gli sbottonava i jeans e glieli sfilava. Baciò il pene dell’uomo attraverso gli slip, prima di abbassare anche questi. Andrea si guardò nello specchio, era del tutto nudo, con il pene floscio tra le gambe. «Spero abbia sentito la mia mancanza» Dicendo questo Cristina si inginocchiò dinanzi ad Andrea per accogliere il membro completamente in bocca. Quando avvertì che l’erezione iniziava, continuò a massaggiare con le mani, mentre con la bocca baciava e succhiava i testicoli. Si alzò, si mise alle spalle di Andrea, allungò una mano afferrando il pene di questo, non ancora del tutto eretto e iniziò a masturbarlo. Fu Andrea ad interromperla, girandosi e iniziando a spogliarla. Le tolse con delicatezza la camicetta rosa, scoprendo il piccolo seno avvolto in un reggiseno del medesimo colore. Glielo tolse e le mordicchiò i capezzoli. Cristina si sbottonò i pantaloni e li tolse. «Scusa ma non resistevo proprio.» Anche le mutandine, che Andrea le abbassò erano rosa, trasparenti quel tanto che bastava per lasciar intravedere il triangolo di peli della donna. Questa volta fu Andrea ad inginocchiarsi, baciando prima l’interno coscia della donna e poi il pube, già umido di voglia. La donna gli porse un preservativo che Andrea indossò, mentre lei si piegava e appoggiava le mani allo specchio, offrendosi ...