1. Vent’anni


    Data: 28/10/2023, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Jacob, Fonte: RaccontiMilu

    ... cosce. Sono stata chiara?» Cristina non attese una risposta e andò verso la propria stanza, lasciando Andrea immobile, con lo sguardo perso e il pene floscio. Tornò dopo qualche minuto con indosso una vestaglia rosa e trovò il giovane seduto con i pantaloni abbottonati, intento a fissare il pavimento. Si avvicinò e gli passò una mano tra i capelli. «Ti sei calmato?» «Perdonami Cristina. Mi dispiace davvero. Non so che mi è preso.» La donna si sedette sulle gambe del ragazzo e lo abbracciò con tenerezza. Lui rispose dopo un attimo all’abbraccio, appoggiando la testa sul petto di lei. Restarono così per qualche minuto. «Stavolta niente caffè. Mi sembri già abbastanza nervoso.» «Sì. Direi che è meglio evitare.» Entrambi si fecero una risata. Lei fece per alzarsi, ma lui la trattenne. «Possiamo restare ancora un po’ cosi?» «Certo. Ti preferisco in versione tenera. Piuttosto che in versione maniaco.» «Adesso mi vuoi raccontare che ti è preso? Guarda che prima mi ha fatto male.» «Ti prego non dirmelo. Già mi dispiace troppo.» Cristina vide gli occhi lucidi del ragazzo e lo abbracciò più forte. «Tranquillo è tutto passato. Non ti preoccupare. Mi sembra che tu non abbia voglia di spiegarmi che ti è preso, giusto?» «Esatto. Non mi va. E poi non è importante. La solita stronza che non mi caga. Ma lasciamo perdere.» «Non voglio forzarti.» «Ci ho già pensato troppo e avrei fatto meglio a non farlo. Meglio lasciar perdere.» Restarono così, lei seduta sulle gambe di lui, abbracciati, ...
    ... ancora a lungo. Alternando parole a lunghi silenzi. Si staccarono solo quando lei disse che era tardi e doveva prepararsi per andare a lavoro. «Allora io vado. Ci vediamo in questi giorni?» «Come minimo. Dovrai farti perdonare. Sai già come?» «Credo di sì.» Cristina si avvicinò al viso di Andrea, questi pensò che volesse baciarlo sulle labbra e che non avrebbe avuto il coraggio di respingerla dopo quello che era accaduto. Ma la donna indirizzo le proprie labbra sulla guancia di Andrea. «Questo non è baciarsi giusto?» «No, no. Va bene.» Andrea ricambiò il gesto baciando la guancia della donna. Si abbracciarono ancora e solo dopo Andrea andò via. 6 Andrea aveva deciso di mettere più giorni possibili tra ciò che era accaduto quella mattina e l’incontro successivo con Cristina. Durante questi giorni, continuò a pensare a Chiara, ma la rabbia e la delusione, lasciarono il posto, poco alla volta, all’indifferenza. Nel tentativo di tenere lontani determinati pensieri, si era buttato di buona lena nello studio. Quando non aveva corsi, riprese a frequentare la biblioteca con regolarità, a volte trattenendosi fino all’orario di chiusura. Fu proprio durante una delle mattine passate in biblioteca, mentre era alle prese con lo studio della finanza aziendale che, alzando gli occhi dal libro, se la ritrovò di fronte. Non venne fulminato da ciò che vide, anzi, si rese conto di chi avesse seduta di fronte solo dopo un po’, iniziando finalmente a notarla e vederla per davvero. La studentessa aveva ...
«12...121314...17»