1. Asia alla * POMPA° di benzina


    Data: 22/10/2023, Categorie: Anale Voyeur Trans Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster

    Parcheggio vicino alla colonnina del Servito e attendo che il benzinaio venga a farmi il pieno. Non sono molto brava con questo genere di pompe. Magari con altre ci so più fare, - hihihi - ma pistole e tubi da benzina non fanno per me.
    
    Dalla porta del gabbiotto esce un ragazzo nero, alto e magro, che posa subito gli occhi sullo stacco coscia che spunta dalla minigonna vertiginosa che indosso. Il ragazzo aumenta il passo e mi si avvicina. “Prego.”
    
    “Mi fai il pieno, per favore.” gli chiedo sorridendogli e sbattendo le lunghe ciglia.
    
    Afferra le chiavi e armeggia con tappo e pistola. I suoi occhi non smettono di correre lungo il mio corpo sinuoso.
    
    La mia mente freme, immagina quale grosso attrezzo si celi sotto la tuta da benzinaio. Non mi sembra il caso di farmi scappare un’occasione del genere. Faccio un passo verso di lui e inizio a flirtare facendogli domande banali sul tempo e sul lavoro. Uso il mio tono più mellifluo e suadente. Lui mi segue ma capisce che c’è molto di più oltre le parole scontate.
    
    Quando termina il rifornimento ci dobbiamo spostare all’interno per pagare e per caricare i punti sulla tessera ma prima che lui riesca a muovere un passo io gli sono talmente vicina che non può fare a meno di urtarmi. Mi mette le mani sulle spalle e io gliele metto sulle palle.
    
    Sento quello che avevo immaginato farsi grosso, molto grosso.
    
    Lui è imbarazzato. “Ma signora…” mi dice a con la voce rotta.
    
    “Non hai un posticino per stare soli?” gli chiedo ...
    ... strizzando quello che fatica a starmi in mano.
    
    Lui s’irrigidisce, e non solo laggiù, guarda il gabbiotto. Vedo il suo cervello frullare per scovare un angolo in cui infrattarci e divertirci senza timore.
    
    “C’è la stanzetta dietro al bancone.” dice.
    
    “Perfetto. Andiamo.”
    
    Il ragazzo è ligio al dovere. Mi fa spostare l’auto, chiude la stazione e inserisce il self-service notturno. Immagino non voglia perdere il posto di lavoro per una scopata, anche se so già che sarà una grande scopata.
    
    La stanzetta è piccola, ma ci si può divertire comodamente. C’è un divanetto a due posti, un tavolo e un mobile con un forno a micoronde.
    
    Appena dentro mi getto sul suo corpo senza ritegno. M’inginocchio davanti al suo sesso e lavoro con la zip della tuta per far spuntare l’oggetto del mio desiderio. Appena fa capolino capisco che questa sarà senz altro una serata memorabile. Rimango esterrefatta dalla dimensione di quella nerchia nera. Diciamo che di cazzi sono abbastanza esperta, ma come quella, mai vista una.
    
    È lunga quasi come il mio avambraccio e a stento riesco a cingerla con la mano. La cappella luccica scura davanti ai miei occhi e mi lancio con voracità su quella maestosa bestia. Devo spalancare la bocca per farne entrare solo una piccola parte. Faccio correre la lingua intorno al glande, ne esploro ogni più recondita ruga. Pompo e succhio, - e qui sì che ci so fare - con la mano mi aiuto a portare alla massima erezione quel fallo enorme.
    
    Mi sento eccitata come non mai. ...
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