1. La Storia di Monica – Cap. 2.1 – Anna


    Data: 12/08/2018, Categorie: Lesbo Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu

    Attraversai un momento di grandi inquietudini, durante il quale non comprendevo più chi ero e cosa volevo. Facevo sesso con Manlio anche per convenienza, con Daniela perch&egrave lo trovavo divertente, ma anche con partner occasionali di cui dimenticavo il nome il giorno dopo. Un giorno ebbi il desiderio incontrollabile di fare shopping in un sexy shop, e nonostante diventassi rossa al solo pensiero di entrare in uno di quei negozi, alla fine trovai la forza non solo di varcarne la porta, ma di comprare gli oggetti più disparati. Presi anche alcuni articoli chiaramente indicati per il sadomasochismo, pensando d’usarli con Teresa o per qualche strano gioco con Daniela. Non appena tornata a casa sistemai con cura quasi maniacale, tutti i miei acquisto nel cassetto più basso del comodino, resistendo quasi stoicamente al desiderio di provarli. Pensai che sarebbe stato più semplice tirarli fuori durante un rapporto saffico, così decisi d’andare dopo cena in uno dei pochi locali dove sapevo si potevano incontrare delle donne alle quali non solo non interessavano gli uomini, ma erano ben disponibili a rapporti occasionali. Sopra quello che consideravo oramai l’intimo d’ordinanza, un classico completo push-up e perizoma in raso nero, indossai un tubino verde che Manlio mi aveva da poco comprato, e che aveva il gran pregio di far risaltare le mie ben poche forme. Così non so perch&egrave carica d’attese, presi la macchina per dirigermi a “L’Isola di L”, trovando con una grossa botta ...
    ... di fortuna, parcheggio molto vicino all’entrata del locale. In realtà si trattava di un club quasi senza obbligo di tessera, dove l’importante era consumare e non dare troppo spettacolo. Entrando notai subito seduta quasi in disparte, una ragazza dai lunghi capelli rossi, che guardava in continuazione l’orologio, probabilmente in attesa di qualcuna. “Posso aspettare insieme a te ?” le chiesi sedendomi vicino a lei senza darle il tempo di dirmi di no. “Sì tanto non verrà nessuna.” mi rispose alzando le spalle sconsolata. “Io sono Monica e tu ?” “Anna e per piacere non dire dai capelli rossi perch&egrave &egrave una tortura da quando sono nata.” Mi misi a ridere pensando al cartone animato, che a me era piaciuto tantissimo, ma che per quella ragazza doveva esser stato peggio di una condanna. Pur non essendo una di quelle bellezze che fanno girare la testa, aveva un suo fascino frutto di un visto dove ingenuità e malizia di miscelavano magicamente, e un corpo con tutte le misure al punto giusto. Ordinai da bere per entrambi, per accorgermi quasi subito che Anna era una ragazza dall’indole fin troppo docile, desiderosa di avere non solo un rapporto lesbico, ma d’essere dominata, pur non avendo il coraggio di chiederlo. “Senti Anna perch&egrave non la finisci di raccontarti cazzate da sola e dici quel che vuoi. Se ti va possiamo andare da me, dove ti dico subito ti metterò manette e benda per farti provare quel piacere che tanto desideri.” “E se poi mi voglio fermare ?” mi chiese ...
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