Una settimana da schiava
Data: 16/10/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: sally_xdress, Fonte: RaccontiMilu
... schiaffo sulla mano ed allora alzo gli occhi e vedo la sua espressione di rimprovero. “Sei la mia schiavetta e decido io quando puoi toccarti!”, mi dice adirata. “E’ il primo errore e non ti punisco, ma se stasera mi fai arrabbiare ti lascio con il plug nel culo per tutta la notte…” “Perdonami mia signora”. “Ora alzati in piedi, voglio vederti agitare quella coda!” Mi alzo e agito il bacino davanti al suo volto, mentre lei mi lancia degli urletti di approvazione e mi da degli schiaffetti sul culo.
“Girati!”, mi ordina. Mi volto e lei è seduta sul letto, ha tolto le mutandine ed ha le gambe divaricate. Con una mano accarezza voluttuosa il monte di venere; io, ubbidendo al suo ordine muto, salgo a quattro zampe sul letto e le bacio delicatamente l’inguine. Mi sposto lentamente sulla vagina, e le mordicchio le grandi labbra. “Si, così schiavetta mia…” Pungolo con la lingua la clitoride, con colpi lenti e delicati, mentre lei con un mano preme sulla mia testa; aumento sempre più la velocità dei tocchi con la lingua, rallentando il ritmo quando sento aumentare il suo piacere. La copiosità dei suoi umori ed i suoi gemiti rumorosi mi fanno capire che si sta avvicinando all’amplesso, così passo a succhiare le grandi labbra, mentre con la mano le massaggio la clitoride; impegnato a soddisfare la mia padrona bagnatissima, non riesco a fare a meno di muovere il culo a ritmo. “Oddio, quella coda che si muove lì dietro mi eccita da morire!”, quasi mi grida mentre con le mani mi ...
... spinge sempre più la testa sulla sua vagina.
Un “siiiiiii” urlato e le sue gambe che si stringono come una tenaglia attorno alla mia testa mi fanno capire che sono stata brava e che ho condotto la mia signora alla vetta del piacere. Dopo qualche istante si alza e viene dietro di me, mi accarezza il culo e poi libera il mio buchetto dolorante dalla presenza ingombrante del plug.
“Ti sei meritata di venire a dormire nel letto con me. Domani mattina mi servirai la colazione alle 8 in punto. Ho prenotato per te l’estetista per le 9, è giunto il momento che Sally abbia la sua prima depilazione e manicure…”
Mi alzo alle 7:30 con addosso soltanto il baby doll e preparo la colazione per la mia signora. Penso alle ultime parole che mi ha rivolto ieri sera e spero che si stesse solo prendendo gioco di me. Aspetto che lei si svegli e nel frattempo apparecchio la tavola per la colazione.
Alle 8 in punto la mia signora mi raggiunge in cucina; non ho il coraggio di tirare in ballo l’argomento, così aspetto che sia lei a farmi un cenno. “Vestiti, non vorrai mica uscire così!”, mi dice mentre sta finendo di prendere il caffé. “Ma…ma cosa dovrei indossare?” balbetto cercando di trovare una via d’uscita. “I tuoi abiti maschili, mi sembra chiaro. Per questa prima volta ti sollevo dall’obbligo di portare indumenti femminili”. Mi sento sollevato, penso che la sera prima ho semplicemente frainteso, ma le sue parole successive mi dimostrano quanto mi sbaglio. “Non passeresti mai ...