1. LA CHAT – Episodio 1


    Data: 11/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: AlphaMaster1964, Fonte: RaccontiMilu

    ... facessero, sia subito che eventualmente dopo. Si può arrivare ad una dominazione 24/7, ovvero continua 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana, oppure accordarsi per dei paletti. In ogni caso la sottomessa può sempre liberarsi limitandosi a non rispondere più, dato che parliamo di “virt”, ovvero un rapporto virtuale, via chat, via email, via webcam, con foto o altro. Nel mio caso parlo di un rapporto dove non ci vedremo mai in faccia, quindi non ci sarà mai modo di far uscire questa cosa dal virtuale a meno che entrambi non siamo concordi, e ti anticipo che io non lo sono e non lo sarò mai. Resterò per sempre lo sconosciuto senza volto con le mie schiave.”
    
    La risposta proseguiva, ma mi fermai. Schiave? Ma chi era quello? Stavo per chiudere, ma la curiosità prese il sopravvento e volli finire di leggere.
    
    “Il gioco, perché si tratta comunque di un gioco, pur se erotico, ha delle regole. Una è che non si possono rifiutare ordini e continuare a giocare. Se rifiuti un ordine, il gioco per quel giorno si interrompe, e fino al giorno successivo non sono più il Master. Probabilmente non rispondo neanche alle mail o alle chat. In ogni caso di sicuro non riprendo il mio ruolo. Se succede troppe volte saluto per sempre la ragazza, e la nostra vita riprende da dove era.”
    
    Pensai che forse potevo tenerlo occupato per ancora qualche minuto, quindi a mia volta cominciai a scrivere: “Perché il gioco si interrompe?” Risposta secca: “Perché sono io in comando. Il gioco è mio. ...
    ... Rifiutare un ordine è nel diritto della schiava, ma questo significa che lei è uscita dal ruolo di schiava. E io a quel punto esco da quello di padrone.”
    
    Rimasi qualche secondo a pensare, ma dato che ero nella completa sicurezza di una chat anonima mi sentivo ancora pienamente nella mia zona comfort, e proseguii. “Parli di rifiutare un ordine, che ordini mi daresti se io volessi fare questo gioco con te?”
    
    La risposta arrivò nel tempo necessario a scriverla: “Ordini che ti farebbero godere forte, ti terrebbero eccitata e ti spingerebbero a fare porcate che neanche immagini. Per sapere quali però dovrei sottoporti ad un fuoco di fila di domande, personali, imbarazzanti, penetranti. E’ il punto di partenza, l’unica parte che non troverai stimolante quanto il resto. Devo capirti, capire quali pensi siano i tuoi limiti, capire che esperienze hai fatto, quali vorresti fare e quali non vorresti fare. Se vuoi ti lancio le domande, e tu devi rispondere a tutte, sinteticamente, senza saltarne e senza fare domande a tua volta.”. OK, quel tipo strano aveva la mia attenzione. Sempre crogiolandomi nella mia “zona tranquilla” dell’anonimato totale acconsentii. Lui partì lanciandomi velocemente domande, a gruppi. Scriveva veloce, faticavo a stargli dietro. Domande a cui non avrei risposto di persona, o a voce, o facendo vedere la faccia. Ma il famoso anonimato da tastiera mi dette coraggio, e risposi. Inizialmente volevo mentire, ma per qualche motivo scelsi di dire la verità. Era mettersi ...