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Meritarsela! punto.
Data: 06/10/2023, Categorie: Etero Autore: oltreconfine, Fonte: Annunci69
Ma tu guarda in quale situazione imbarazzante mi sono andato a cacciare. E adesso che faccio? Scendo e racconto tutto ai carabinieri che hanno circondato il mio camper? No! Mai potrei fare nome e cognome della donna che mi aspetta a casa; le rovinerei la reputazione e trattandosi di un paesino alle porte di Padova, domani il suo nome sarebbe sulla bocca di tutti nonché nelle orecchie del marito e del figlio adolescente. Mentre cerco una spiegazione plausibile da dare ai carabinieri per quella mia incauta sosta nel parcheggio privato condominiale, continuo a vedere attraverso le tendine delle finestre i lampeggianti blu accesi di una gazzella; osservo i movimenti circospetti e di perlustrazione intorno al camper di un milite che imbraccia la mitraglietta. Si ferma; accosta l'orecchio alla parete del camper e poi lo sento rivolgersi al collega: “c'è la ventola del riscaldamento accesa, dentro qualcuno deve esserci”. Sento bussare e rispondo che sto uscendo. Fa un freddo boia e continua a nevicare mentre almeno 30 cm. di neve hanno seppellito le ruote del camper. Favorisca la patente e i documenti di circolazione e poi ci dica che ci fa in questo parcheggio privato. Spiego che vengo da Roma e l'indomani avrei una riunione di lavoro a Padova e che essendo in anticipo ho pensato di visitare il Paese, ma le condizioni meteorologiche improvvisamente peggiorate mi hanno suggerito di fermarmi. Intanto al mio cellulare pervengono messaggi che suppongo siano di lei. L'appuntamento a ...
... casa sua era per le 23,00 ed è già mezzanotte. Uno dei due si allontana con i documenti verso la gazzella, suppongo per controllarli meglio grazie all'apparecchiatura di bordo, mentre l'altro mi scruta con la faccia priva di ogni qualsivoglia espressione. Mi viene spontaneo, per deformazione professionale, fargli osservare che la mitraglietta è rivolta con un angolo d'alzo eccessivo e chiedo gentilmente di abbassarla. Non risponde, ma prontamente esegue il mio consiglio. Sopraggiunge l'altro, un brigadiere dai modi un po' più confidenziali che si lascia andare ad una esclamazione inequivocabilmente partenopea mentre mi rivolge il saluto militare che ricambio: ”tutt'appost colonnè, c'ha allertat'e o condomino insospettito dal camper mai vist'e a ch'este parti, buona notte”. Tiro un sospiro di sollievo, soprattutto per aver potuto mantenere la riservatezza sui motivi della mia presenza lì. Nemmeno sotto tortura avrei mai fatto il nome di lei. Però che giornata di merda. E' da quando sono partito da Roma stamane che a contrattempi si aggiungono contrattempi. Prima la foratura all'altezza di Orvieto; successivamente le pessime condizioni del tempo che sul tratto appenninico dell'autostrada si sono fatte impossibili per la neve e tali da costringermi a montare le catene. Poi il ritardo con il quale il marito di lei ha deciso di partire per partecipare al suo meeting sportivo e tale da obbligarmi a quella sosta involontaria in compagnia dei carabinieri. Cos'altro accadrà ancora ...