1. Una fidanzata integerrima


    Data: 10/08/2018, Categorie: Tradimenti Autore: MasterSoul, Fonte: Annunci69

    In attesa di postare il seguito del mio ultimo racconto inedito, a proposito ringrazio veramente chi lo ha letto ed il giudizio che gli ha tributato, posto un racconto che ho pubblicato altrove tempo addietro.
    
    E’ un’altra storia vera e mi fa piacere che quanto racconto di me, sia apprezzato.
    
    Di ritorno dalle vacanze natalizie mi reco ad una delle due banche con cui ho rapporti personali e di lavoro. Da circa 20 anni, con un socio, ho una piccola azienda nel settore informatico. Siamo in 14 e ne sono orgoglioso. Quella mattina noto che allo sportello c è una nuova responsabile. Una ragazza che si presenterà poi come Roberta al terzo giorno di lavoro.
    
    Contratto part-time di due anni con la speranza di una conversione a tempo indeterminato. 25 anni, molto carina, viso aperto e simpatico, capelli castani, occhi marroni dallo sguardo vivo e ad impreziosire il tutto, due labbra rosso vermiglio naturale e molto carnose. Ben proporzionata di fisico, 1.65 forse meno, terza abbondante di seno e gambe snelle.
    
    Nasce immediata una simpatia reciproca dovuta forse a due caratteri ugualmente aperti ed espansivi. Una mattina sto per entrare nella filiale nello stesso istante in cui esce lei per recarsi al bar adiacente. Colgo l’occasione per offrirle un caffè e chiacchieriamo piacevolmente
    
    Vengo a sapere che è fidanzata da 5 anni e che tra due convolerà a giuste nozze; mi dice che cercheranno un figlio e alla mia domanda se le piacciono le famiglie numerose risponde “Nasco da ...
    ... una grande famiglia, sono la terza di quattro figli, ma per la mia penso che un figlio sarà sufficiente. Sa, non voglio una famiglia numerosa che poi avremmo difficoltà a far crescere. Vede, il mio fidanzato è un caro ragazzo, ma non ha la minima ambizione professionale. Quindi il nostro futuro sarà sempre quello di due buoni stipendi e nulla più”.
    
    Ne parla con un filo di rammarico ed intuisco che questo aspetto la intristisca.
    
    Dopo altri caffè che cementano una simpatia per entrambi evidente, una mattina allo sportello la trovo mogia e rabbuiata. Terminate le mie operazioni le chiedo se qualcosa non va. Mi ringrazia per l’interessamento e mi racconta che lei e il suo fidanzato hanno passato tutto il weekend a litigare. Succede raramente, ma ne rimane sempre colpita.
    
    Mentre parla leggo sul vetro una comunicazione che informa il pubblico della festa patronale di quel giorno e dell’orario ridotto della banca.
    
    “Vedo che alle 11:30 oggi smontate, non la prenda come un avance , ma mi piacerebbe invitarla a pranzo. Tutto sommato sono al di fuori dei suoi affetti e potrebbe sfogarsi e ricevere consigli imparziali.”
    
    Per la prima volta quel giorno, un sorriso, anche un filo malizioso, compare sul suo bel volto. “La ringrazio, è davvero gentile, mi piacerebbe molto, sono tentata, ma credo lei sia un uomo un poco pericoloso”
    
    “Pericoloso io? Le assicuro che mi comporterò da galantuomo”
    
    “Oh non ne dubito, non temo lei, temo me stessa, comunque accetto volentieri il ...
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