2 Tu sei mia
Data: 05/10/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: Laran, Fonte: RaccontiMilu
Lui le ha inviato la posizione gps ed un messaggio con riportato unicamente l’ora e il giorno dell’incontro. Il navigatore la sta portando in una zona fuori mano poco fuori città, della quale lei inconsciamente non conosceva l’esistenza. Come poteva non esser mai stata lì, a così pochi km dalle sue abitudini, dai suoi rifugi sicuri? Un senso di ansia e paura le taglia il fiato quando l’indicazione sul monitor le fa prendere una sterrata attraverso la quale si addentra nella foresta. La cosa un po’ la inquieta ma il pensare a quali possano essere le intenzioni di lui si eccita, memore di quel loro particolare rapporto di lussuria e rispetto decide di proseguire. Decide di andare incontro a lui. La foresta si apre improvvisamente e la strada si interrompe, di fronte a una distesa di filari di peschi in fiore. Lo spettacolo è stupendo e in lei si erge un malizioso senso di romanticismo che decide di rigettare subito indietro, non vuole dare neanche mentalmente quella soddisfazione a lui, che la comanda senza manifestarle i suoi sentimenti. Scende dall’auto ed attende istruzioni, perdendosi in quella distesa fatta di rosso porpora e rosa brillante. L’attesa si fa vibrante di aspettativa e viene spezzata in un istante da una sua chiamata. Le parole sono secche, non lasciano spazio ad emozioni quando le impone di mettersi gli auricolari senza filo. Subito dopo la seconda richiesta: vuole che lei si spogli completamente e nuda varchi quella selva di peschi in fiore, seguendo un ...
... selciato che la condurrà al centro della piantagione. Riluttante per la paura di essere vista lei decide di spogliarsi comunque, conscia di non poter rifiutare. Chiara sa che è lui a tenere le redini del gioco. Lui non dice nulla, la guarda appostato dove lei non possa vederlo. Ebbro di eccitazione e lussuria la invita a raggiungere il centro di quell’angolo di paradiso, dove le ha fatto trovare delle sorprese. Lei procede, un po’ impacciata e intimidita fino a raggiungere il punto da lui indicato. L’aria di fine marzo è fresca e i suoi capezzoli sono turgido, procurandole un leggero dolore che non sa se attribuire al senso di gelo o all’eccitazione crescente. Cerca di fermare i pensieri ma l’eccitazione sta scendendo al basso ventre, procede nuda a piedi scalzi in quello specchio di colori e scorda di essere all’aperto, alla possibile mercè di chiunque. È terra e fuoco, non si è mai sentita tanto parte della natura. Arrivata al punto stabilito si bagna, vedere un ceppo di quercia sul quale sono depositati quegli oggetti, così freddi ma potenti in contemporanea le fanno scendere degli umori. Sente goccioline arrivare alle caviglie e non capisce se siano gocce vere o sensazioni di un sistema nervoso impazzito. Si era scordata lui non avesse mai riagganciato e fosse lì con lei, in quel momento. Non lo vedeva ma lo percepiva, ne sentiva il fiato che lambiva il collo, una delle parti di lei che lui preferisce. L’auricolare la riporta nel mondo reale, lui con una voce asettica le ...