1. La moglie schiava - Ai piedi anche della suocera (parte 13)


    Data: 10/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti

    La lasciarono incatenata nella stalla, per riprendersi, mentre loro andarono a fare un giro in paese per un caffè.
    
    Quella sera Grace la volle per sé l’ultima notte.
    
    Le piaceva molto vederle il corpo con i segni della frusta sui quali passò a lungo le mani, sfiorandole la pelle.
    
    La suocera si stese appoggiando il ventre sul letto, allargò le gambe e si fece leccare a lungo l’ano, pretendendo anche che la lingua della nuora entrasse il più possibile.
    
    Quando si sentì molto eccitata, andò a sedersi sulla poltrona. Le piaceva moltissimo farsi leccare la vagina mentre la nuora era inginocchiata coi polsi ammanettati dietro la schiena.
    
    Dopo il piacere la tenne ai propri piedi e la accarezzò come un cane.
    
    Sapeva che le sarebbe mancato dormire con la schiava accucciata ed incatenata sullo stuoino o nella stalla.
    
    Era piacevole addormentarsi e sapere a terra la giovane nuora e, poi, ritrovarla al mattino per usarla come scendiletto.
    
    Li accompagnò all’aeroporto.
    
    Anna era stata fatta stendere sul sedile posteriore.
    
    Mentre Diego guidava, Grace ed Edith erano sedute sulla schiava per il viaggio.
    
    Anna aveva su di sé il peso di due persone. Singolarmente erano abbastanza leggere, ma sommate, sul petto, con gli scossoni dell’auto, la schiacciavano moltissimo.
    
    La suocera, senza mutandine, aveva appoggiato una natica sul viso ed una sul petto. Appena l’aveva vista salire in auto fece in tempo a girare la ...
    ... faccia per offrire la guancia.
    
    Le vennero in mente le immagini del suo matrimonio con Diego, quando quella stessa donna la abbracciava e baciava presentandola ai parenti. Era premurosa e affettuosa. Squisita anche quando andava a trovarli.
    
    Ora era seduta su di lei e la considerava un animale. In quei mesi si era fatta leccare piedi,
    
    ano, vagina, oltre a farsi servire e umiliarla fino a schiacciarle corpo, orgoglio e anima sotto i suoi tacchi.
    
    Eppure era parte della sua famiglia, di quella famiglia della quale lei ora ne era la schiava.
    
    Vero, lei apparteneva principalmente a Diego, ma doveva servire tutta la famiglia della quale era un componente, ivi compresa la suocera.
    
    Nonostante l’affaticamento apprezzò il peso di Grace su di lei. Si sarebbe abituata anche ad Edith che, seppur di fatto, era ormai parte della famiglia. Avrebbe servito e adorato anche lei,
    
    trattandola come una regina, come le aveva ordinato suo marito.
    
    Cominciò timidamente ad accarezzare le gambe della Suocera e, per quanto arrivasse, cercò di estrarre la lingua sperando di arrivare a contatto con la sua pelle.
    
    In quel momento adorava stare sotto il peso di quelle due donne vivendo una situazione che, seppur anomala, era famigliare.
    
    Si rammaricava di avere indosso vestiti che le impedivano di sentire il contatto con il calore delle loro natiche.
    
    Le piaceva sapere che lei era utile per la loro comodità e piacere durante il viaggio. 
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