La mia esperienza con una coppia cuckold - capitolo 9
Data: 09/08/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: jojojos, Fonte: Annunci69
Capitolo 9
Corse tutta nuda in bagno, sentii l’acqua aprirsi, tornò indietro e disse:
- “Invece della doccia cosa dici se ci facciamo un bel bagno nella vasca idromassaggio?”;
- “Ok come vuoi”;
- “Ti chiamo quando è pronta allora, tu resta qui.”.
Restai sul letto sfinito, ripensavo a quello che aveva appena fatto, il cazzo mi bruciava e sentivo ancora la pancia gorgogliare, però era stato bellissimo, speravo solo che non volesse ancora scopare perché ero davvero distrutto. Arrivò e chiese:
- “E’ quasi pronto di là, che dici ci facciamo un bicchierino mentre siamo a mollo? Un aperitivo.”;
- “Ok per me Aperol con ghiaccio grazie, sai che vino non ne bevo.”.
Chiamò Paolo in camera sua:
- “Tesoro ma sei lì? Mi ero preoccupata dove sei andato? Ok ok ci fai portare un Aperol con ghiaccio ed un prosecco, grazie.”.
Mise giù il telefono, rise di gusto e poi disse:
- “Lo sai cosa mi ha detto? Dopo essersi fatto due seghe guardandoci è andato a farsi una doccia perché si è sporcato tutto, in più mi ha detto che per oggi non vuole più fare sesso con me perché è esausto, che sfigato ma ti rendi conto? Manco mi avesse scopata lui? Dai vieni che è pronto.”.
Andammo in bagno e ci coricammo nella vasca, l’acqua era alla temperatura perfetta, appena entrati bussarono alla porta, era Paolo con un cameriere ed i nostri aperitivi, fece appoggiare nel salottino il vassoio, poi venne da noi con i due bicchieri, ce li diede e chiese:
- “Porto di qui anche le ...
... tartine ed il resto, posso stare qui con voi e ce lo prendiamo insieme l’aperitivo?”.
Simona mi guardò come chiedere il mio permesso, quindi risposi:
- “Certo che puoi prenderlo con noi, però guarda che per stamattina lo spettacolo è finito”;
- “Ne ho avuto abbastanza anch’io grazie.”;
- “Lo so, lo so.”.
Scoppiammo a ridere tutti e tre, poi andò a prendere il resto del vassoio con il cibo ed un bicchiere di prosecco anche per lui, si sedette a terra servendoci man mano le tartine. Gustammo l’aperitivo e parlammo un po’ del più e del meno, poi Simona disse:
- “Dai tesoro è ora del bagnetto.”
Cominciò ad insaponarmi le gambe standomi di fronte, ne approfittò per leccarmi i piedi e lanciarmi sguardi assassini, il cazzo era di nuovo duro ma bruciava, mi fece girare di schiena e poi alzare per insaponarmi meglio, vide il cazzo durissimo, lo prese in mano lavandomelo accuratamente e disse:
- “Ma non hai detto che ne avevi abbastanza per stamattina?”;
- “Infatti ne ho basta, lascialo riposare o mi crolla.”.
Lo baciò dolcemente sulla cappella e poi disse:
- “Per carità, sarei disperata.”.
Lavai anch’io il suo meraviglioso corpo facendo molta fatica a non scoparla, ma davvero ero distrutto, quando ero sulle parti intime si lamentava un po’ ma rispettò la mia richiesta di una sosta.
Ci sciacquammo per bene e ci rivestimmo, dopodiché uscimmo dalla camera. La giornata era splendida, il cielo azzurro ed il sole caldo, andammo direttamente nella saletta ...