1. L’incidente – cap. I


    Data: 20/09/2023, Categorie: Etero Autore: PrecumKing, Fonte: RaccontiMilu

    1.
    
    Erano passate appena un paio di settimane da quella serata incandescente in sala prove* con Laura – e con Massimo – ma nella mia mente il ricordo era fresco come se fossero trascorsi soltanto una manciata di minuti. Ne ripercorrevo incessantemente gli episodi più intensi, proiettandoli nello schermo della mia mente; il ricordo e le sensazioni ad esso connesse erano talmente vivide che ormai da diversi giorni avevo preso a snobbare i soliti porno, provocandomi squassanti orgasmi semplicemente rivivendo quanto successo quella sera. Natale era ormai alle porte, e con esso una quindicina di giorni di vacanza in cui avrei potuto rilassarmi, e provare a disfarmi di certi pensieri… …la stufa alogena emanava piacevoli ondate di calore, illuminando allo stesso tempo il bagno di una luce dolce e soffusa, color dell’ambra. Mi trovavo a cavalcioni sul bidet, con la prospettiva di un lungo bagno ristoratore e di una tranquilla serata casalinga, illanguidito dal tepore e dall’attimo di tranquillità che stavo attraversando. La mia immaginazione, vagando pigramente, forse per la forza dell’abitudine approdò a uno dei lidi che ultimamente erano tra i più frequentati: nitido e preciso come il flusso di immagini che scaturisce da un proiettore, il ricordo della scopata con Laura riprese a svolgersi una scena dopo l’altra davanti all’occhio della mente. Iniziai ad accarezzarmi l’uccello, e sentendolo inturgidirsi nella mia mano iniziai a menarlo, lentamente per prolungare l’ascesa verso ...
    ... la vetta del piacere. Sentivo il sangue pulsare all’interno dei corpi cavernosi, e ripensavo alle parole di Laura mentre mi tirava giù gli slip: “Questo sì che è un presentat’arm!”, che mi avevano ringalluzzito e sollevato dalle paranoie sulle mie dimensioni. Aumentai il ritmo della sega, soffermandomi sui momenti più conturbanti di quell’intensissima scopata a tre, come ad esempio quando Laura volle entrambi i nostri cazzi – il mio e quello di Massimo – in culo. Sentivo l’orgasmo crescere lentamente dentro di me, lo sentivo guizzare come se stesse percorrendo le montagne russe, partendo dal cuore e inabissandosi verso i miei lombi, dai quali rimontava acquistando potenza e intensità come un’onda che si abbatta sulla costa dopo avere preso la rincorsa al largo. Aprii gli occhi e osservai il glande di un’accesa sfumatura di porpora, ricoperto da un sottile strato di precum perlaceo e trasparente; nonostante mi sentissi ardere di eccitazione e avvertissi l’orgasmo incombere su di me, una piccola parte dei miei pensieri realizzò che il ricordo della scopata con Laura stava perdendo ormai la sua forza propulsiva, e che presto non sarebbe più stato sufficiente a saziare le mie voglie. Venni trattenendo il respiro per alcuni istanti, lasciando poi uscire l’aria in un lungo soffio, e apparentemente insieme all’aria soffiai via il buonumore residuo dell’intera giornata. Mentre il getto di acqua fredda dava il colpo di grazia alla mia – già indebolita – erezione, guardai la vasca piena ...
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