Quella troia di mia cugina
Data: 18/09/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: rispettoso8, Fonte: Annunci69
... bellezza o la forza del corpo, la durata o il ritmo della scopata, la potenza o la regolarità del rapporto quanto la capacità che si ha, di penetrare e sconvolgere il cervello altrui. Ciò che va scopato non è la figa o il culo… è quel pacco gelatinoso che abbiamo fisicamente in testa e più spesso nel cazzo, nell’utero o nelle scarpe, chiamato cervello che occorre studiare, sedurre, penetrare, possedere, fottere, domare, amare… capendo come funziona, cosa manca e cosa serve. Nel cervello di Martina mancavano emozioni ed esperienze, ma mancava soprattutto il coraggio di viverle. Per la sua innata paura ed il continuo bisogno di sicurezze era scomparso da sempre il coraggio di provare emozioni forti ed intense, esperienze profonde e coinvolgenti.
“Te l’ho detto… non hai ancora visto niente, carissima cuginetta…” una strizzatina d’occhio e mi diressi in cucina.
Con sorpresa trovai in frigo una bottiglia di vino aperta: risaliva alla festa per la nuova casa di parecchi anni prima ed era certamente stata aperta da pochi giorni… Risi pensando a quanto fosse strana mia cugina: dopo una vita di purezza e castità, dopo l’unica sbronza della sua vita, viene scopata dal cugino, si apre bottiglie di vino e si mette a bere….Ridendo e cercando trovai pure una bottiglia di whisky, dimentica e patetica nel suo stato di abbandono e solitudine, che portai con me, insieme a bicchieri e del ghiaccio, per averla come compagna di viaggio oltre il precipizio del delirio.
Tornando in ...
... salotto sentì i singhiozzi di Martina. Come Penelope cuciva e scuciva la sua tela, così le donne, ondeggiano spesso al vento del vizio e della virtù ed in attesa della sicurezza o del vortice della scelta che consenta loro salomoniche sentenze, vivono il dubbio, il tormento e l’estasi, immerse nelle mutevoli combinazione delle enne variabili del problema.
Si era tirata su ed era ormai seduta sul divano, con l’accappatoio che la ricopriva a malo modo, con le braccia chiuse sulle gambe strette sulle cui ginocchia poggiava il mento e un viso ripulito dalle lacrime, confuso tra capelli arruffati.. “Che c’è cuginetta…”
“Faccio schifo…”
“Tu???… non direi…hai quasi cinquanta anni, ma sei ancora una gran bella gnocca..anzi una vera figa…” le dissi ridendo e chinandomi di fronte a cavallo su di lei….
“Stronzo, prima di tutto sono quarantadue…” accennando un breve riso e tirando su col naso.
“Vieni qui, dimmi tutto…” Poggiai bottiglia e bicchieri per terra accanto al divano, mi sedetti accanto a lei e la tirai verso di me. Come in grembo… rannicchiata tra le mie braccia, la dondolavano, consolando il suo broncio e i suoi singhiozzi”.
“Faccio schifo, Gigi, sono una troia…”
“Ah ah ah … risi simpaticamente… una troia, tu? Ah ah ah… ma se non hai mai scopato in vita tua!!!” ero divertito, sicuro di me e assolutamente spavaldo…
“Ma che dici… e con mio marito allora?”
“Scopare, cuginetta, parlo di scopare!! mica di fare fik fik, o spingere dentro, o provarci e venire… ...