L’amica troia della mia ex - Racconti Erotici

L’amica troia della mia ex

... spogliarsi. Mi resi conto che mi ero sbagliato sull’idea che avevo sul suo culo. Non era un parco divertimenti ma molto di più. Disneyland, in confronto era una misera sala giochi. Nuda come l’aveva fatta la mamma, venne a spogliare me mentre la palpeggiavo le poppe e le mele e quando vide il cazzo, fece un sorriso che preannunciava qualcosa di stupendo. Non perse tempo a ficcarselo in bocca e lo lavorò a lungo. Quando mi saltò sopra per ficcarselo in fica aveva un volto solare e lo prese tutto fino all’ultimo millimetro. Stavo veramente bene ma il mio desiderio era trombarle il culo e dopo essere venuta, stavo per chiederle se potevo approfittare di quel bel buco di culo, quando disse:

“Leccami il buco del culo. Scivolerà meglio.

Non dissi niente. Avevo paura che cambiasse idea e le diedi una leccata da farla gemere. Poi si mise a pecora e quella visione era talmente eccitante che temevo di venire subito. Le trombai quel buco con soddisfazione mentre lei strillava dal piacere e poi le inondai il budello di sborra, con un fiotto incredibile. Ero sfinito ma soddisfatto e quando mi lasciai andare sul letto, lei cominciò a baciarmi il cazzo. Credevo che non reagisse ma dopo un po’ riprese ...

... vigore, fino a diventare nuovamente duro. Lei mi sorrise e disse:

“Visto che è ritto e duro, che ne dici se ti monto sopra?

“L’idea è buona.

“Lo voglio ancora nel culo e tu sgrillettami. Voglio venire così.

“Non ti fai mancare niente.

“Simona mi ha detto che lo facevate e a lei piaceva molto.

“Ti sembra il momento di parlare di lei?

“Sei ancora innamorato?

“Non posso dire di essermela dimenticata ma è meglio così.

Venne altre due volte prima di farmi sborrare e a quel punto mi arresi. Ero svuotato. Prima di addormentarci volle parlare di Simona e della sua intenzione di riprendere il rapporto con me. La notizia mi piacque ma la dimenticai durante la notte, perché la mattina dopo, mi svegliai con il culo di Katia che mi chiedeva un’altra ripassata e lei si svegliò proprio mentre la penetravo. Aveva un bel volto sorridente e fra una pistonata e l’altra riuscì a dire:

“Colazione a base di cazzo. Molto meglio del caffè con i biscotti.

Stavo per ridere ma mi rimisi al lavoro e fu un bel lavoro perché saltammo la colazione per arrivare all’ora del pranzo. Grande troia Katia. La frequentai per diversi mesi e la cosa che mi piaceva di lei, era che non era per niente gelosa.