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In una stanza di hotel
Data: 08/09/2023, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: alto189, Fonte: RaccontiMilu
... stringerti a me. Appena senti le mie braccia sulla tua schiena fai un balzo all’indietro e con un piccolo lamento mi assesti uno schiaffo in pieno viso e mentre mi prendi le palle con una mano e inizi a stringere sento il tuo respiro vicino al mio orecchio e mi mormori: “Ricordati… immobile! Qualsiasi cosa succeda!”. E mentre lo dici spingi le mie mani al loro posto. Lontane da noi due. Allenti la pressione e ti muovi attorno a me. Intuisco che ora sei in piedi sopra di me. Probabilmente mi stai studiando. Mi osservi respirare e probabilmente stai aspettando che io sia confuso al punto giusto. Io cerco di intuire quali siano i tuoi movimenti, la tua vera posizione. Mi piacerebbe poter vedere ora. Vederti dal basso così, per la prima volta. Ma la mascherina che mi hai imposto non me lo permette. Questo pensiero mi fa quasi involontariamente muovere le braccia verso quell’oggetto che mi hai imposto… “FERMO!!!” urli. E il secondo schiaffo della giornata ma sull’altra guancia questa volta. A quel punto ti siedi su di me, sulla mia faccia e l’ordine arriva immediato: “Leccami troietta”. Il tuo odore è inebriante e sentire il tuo sapore sulla lingua mi manda su di giri e questo mi porta a leccare sempre più velocemente. “Piano troietta, leccami lentamente” mi riprendi mentre la mia erezione si sta manifestando. Mentre lo dici ti sposti leggermente, così che mi trovo a doverti leccare il culo. Inizi così a spostarti leggermente avanti e indietro così che io sia ...
... costretto a leccare alternativamente la clitoride, l’apertura del tuo sesso e il tuo culo. Poi ti sporgi in avanti a prendere la mia mano destra e sento che inizi a legarla. Probabilmente con una corda simile a quella che mi avevi dato per le caviglie. Così facendo però ti sollevi leggermente dalla mia faccia e mi è difficile arrivare al tuo sesso. “Che stai facendo troietta? Ti ho forse dato il permesso di smettere!?” Così sono costretto a sollevare la testa e arrivare difficilmente a leccarti lì tra le gambe. Sento il mio sesso pulsare terribilmente, quasi a voler chiedere attenzione. Lo sento vibrare ad ogni leccata mentre tu coli i tuoi umori mescolati alla mia saliva sulla mia faccia. Ti sei resa conto del mio stato… e una volta finito di legarmi ti alzi. Per un attimo mi lasci così, con i tuoi umori che mi bagnano la faccia, che nonostante ti sia allontana mi fanno ancora sentire forte il tuo odore e tenere in tensione il mio sesso. Il simbolo della tua eccitazione mi riempie di orgoglio e mi sento premiato da questo. Sento di nuovo il tuo respiro vicino al mio orecchio… “quasi quasi ti meriti una ricompensa…” Ti sento scivolare lungo il mio corpo. Mi mordi un capezzolo mentre mi pizzichi l’altro, per poi baciarlo. Ti sento di nuovo scivolare e poi le tue labbra sul mio cazzo. Prima solo attorno al glande per poi scorrere verso la base. Così lentamente che posso apprezzare ogni piccolo avanzamento. Il percorso inverso è più veloce ma si conclude con un bacio al ...