Benedetta rosa - Racconti Erotici

Benedetta rosa

... cominciava la suzione. Sentiva le sue dita che stringevano i suoi capezzoli. Era eccitata, aveva proprio voglia di venire e Benedetta sapeva come fare. Continuava a succhiarle i seni, una mano la infila nella figa. Percepiva le sue dita che andavano avanti e indietro. Gliela stringeva forte, sapeva che stava per venire.

Benedetta cominciò a scendere, con le mani le aprì la figa, ci infilò dentro la lingua, e cominciò a succhiare.

Rosa avvertiva quella lingua estranea muoversi dentro. Succhiò il clitoride. Aveva proprio voglia di scoparla alla grande.

Rosa sentiva che il suo inguine era umido. E nello stesso momento sapeva di avere ragione. Si sentiva pura e innocente quando aveva scambiato baci con la sua lingua per diversi minuti. Quando si era tolta la biancheria intima molto lentamente e in modo controllato. Quando sentiva le mani sui seni e tra le gambe. Quando strofinò la vagina sulla coscia di Benedetta, come aveva visto fare sua madre con la zia, sei anni prima. Quando anche lei era venuta con un grido di redenzione.

La sua lingua scivolò sulle cuciture delle gambe dei ...

... collant.

Mentre accarezzava e baciava le sue cosce, saliva e succhiava continuamente i capezzoli. Adesso era la sua lingua che esplorava le labbra e il clitoride della sua "sorella maggiore". Leccava i succhi gocciolanti.

Rosa smise di leccare tutto il liquido, si sollevò e continuò a baciarla. Distese Benedetta su un fianco, la baciò avidamente, e con un dito cominciò a masturbarla, era bagnata, era eccitata, ci infilò dentro tre dita, e spinse forte. Aveva voglia di sentirla godere. Le divaricò le gambe e riprese a succhiarla. Aveva voglia di sentirla bagnata. Ormai sapeva come masturbarla. Continuava a succhiarle i seni mentre con un dito la masturbava, il dito faceva avanti e indietro dal clitoride alla vagina, sentiva che stava per arrivare. Cosi fu.

Venne ansimando. Al momento del suo culmine, Benedetta le premette la testa così forte contro il suo grembo che Rosa riusciva a malapena a respirare.

La liberò dalla passionale stretta e le disse che l'avrebbe avuta ogni notte, fino alla fine dei tempi. Rosa le stava per rispondere, mentre un fulmine cadde fragorosamente al centro del chiostro.