Ho scopato mia madre II
Data: 08/09/2023,
Categorie:
Incesti
Autore: Chris Rondinelli, Fonte: EroticiRacconti
... dormimmo nel nostro solito letto in condivisione. Quella sera, nessuno riuscii a prendere sonno, forse per quella strana situazione che si era creata in casa nostra. Mamma capiva che ero davvero innamorata di quell'uomo, e ne era felice, tuttavia sembrava che anche lei come gia' accennato, provasse qualcosa per Paolo, e cercava di tenerlo nascosto non so per quale strano motivo. Non ero gelosa di mia madre, se mi avesse confidato che anche a lei piaceva quell'uomo, avremmo potuto dividercelo senza tanti problemida madre a figlia, il punto era che lei non si confidava con me, come facevo apertamente io con lei.
Mamma si addormento' alla fine, non volle fare nulla quella sera, forse per pudore, visto che Paolo era a pochi metri nel salotto e poteva sentirci. Mi addormentai a mia volta cercando di farmi passare l'erezione che avevo pensando al cazzo del mio uomo nell'altra stanza a pochi passi da me. Non so fino a che ora dormii quella notte, so che ad un certo punto non ce la facevo piu, il cazzo mi stava scoppiando, e quel poco che ero riuscita a dormire, non mi era bastato a togliermi la voglia che mi era presa. Voltai la testa dalla parte di mia madre, per accertarmi che stesse dormendo, ma con mia sorpresa, non la trovai a letto.
Pensai fosse andata in bagno per un bisogno, era piu' che normale, mi alzai con i capelli scompigliati e con addosso solo un Babydoll nero. Varcai la porta del bagno, ma mamma non era li, che strano mi dissi, cercai a quel punto di ...
... attraversare il corridoio che mi separava dal salottino, dove dormiva il mio uomo, e stranamente trovai la porta vetro del salotto chiusa. Accostandomi, potei udire dei sussurri e bisbigli provenire dall'interno della camera, che era immersa nell'oscurita' piu' totale. Le persiane erano completamente abbassate, e non filtrava nemmeno uno spiraglio di luce dei lampioni di fuori. Cercando di non far rumore e non farmi beccare, presi e girai la maniglia della porta del salottino, i miei occhi non vedevano altro che tenebra, ma udii piu' distintamente due voci bisbigliare tra loro. Una era di mia madre, e l'altra chiaramente del mio uomo Paolo.
Che ci faceva mia madre a quell'ora dal mio uomo invece di dormire? e che avevano da dirsi di tanto importante da non poter attendere il mattino? la faccenda puzzava, e intendevo vederci chiaro. Cercai quindi di carpire i loro dialoghi, benche' sussurrassero, la notte era silenziosa, e le mie orecchie tese, percepirono qualche parola coerente dei loro discorsi. Mia madre - non so se facciamo una buona cosa a tenerglielo nascosto..... ho fiducia in te... Ma non me lo rovinare, morto Tano, ho solo lui. Tano era il diminutivo di Gaetano, quindi mia madre si riferiva a mio padre ormai scomparso da tempo. Ma perche' mia madre parlava ad uno sconosciuto di mio padre? e a cosa si riferiva nel dire "non rovinarmelo?", colsi anche qualche frase di Paolo - Maria... Ci tengo... credimi... sono sincero... io amo Chris, davvero... ma amo anche te... lo sai... ...