Il conquistatore - Cecilia
Data: 05/09/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Jo, Fonte: EroticiRacconti
... a casa le scrivo un messaggio, proponendole di vederci la sera seguente per una pizza. Vado a prenderla in macchina.
Ah, un consiglio, se avete intenzione di fare “cose” con una ragazza, se ne avete la possibilità e non avete in mente nessun posto disponibile per voi due, usate l’auto per uscire, mai la moto.
Arrivo sotto casa sua, lei scende e wow! Indossa un vestito lungo rosso con spacco e generosissima scollatura. Sale in macchina e ci scambiamo un bacetto sulla guancia.
La cena scorre tranquilla e piacevole, sperando ci sia qualcosa di più piacevole nel proseguire della serata.
Usciti passeggiamo per qualche centinaio di metri, ci troviamo in una stradina piuttosto isolata, ci guardiamo negli occhi e lei mi caccia la lingua in bocca. Non posso fare a meno che far scendere la mia mano dalla sua schiena al suo sedere e stringerlo. La sua lingua è un vortice, mi spinge contro un muro e si spalma su di me, comincia a strusciarsi porta una sua mano sul mio pacco, non rimasto indifferente, mentre continua a baciarmi.
- Vieni da me? – mi chiede lei.
- Sì.
Praticamente corriamo fino alla macchina, continuando a toccarci. Saliti mi metto al volante, lei, sul sedile del passeggero, si leva le mutandine e me le passa sotto il naso.
- Senti come sono bagnata, annusa.
Poi si tira su il vestito e comincia a toccarsi, mi passa la mano sui pantaloni, mi stringe la coscia, mi slaccia la cintura, mi palpa. Schiaccio sull’acceleratore ed in poco arriviamo dal ...
... suo portone. Mentre infila le chiavi mi appoggio a lei da dietro, le faccio sentire la mia erezione sul culo e le stringo le tette, le bacio il collo. Geme.
Entriamo, nemmeno il tempo di arrivare alla porta, che in ascensore mi ha già tirato fuori il cazzo e ci si avventata con foga, cercando di prenderlo fino alla base. Ci sbava sopra, prende fiato, succhia la cappella, la lecca come se fosse un gelato. Le prendo la testa e glielo sbatto fino in gola, lei ha un conato ma resiste, la lascio, la alzo e le passo un dito sulla fessura. È un lago.
Arriviamo al piano, apre la porta, entriamo dentro l’appartamento. Mi porta fino in camera, mi spinge sul letto e mi sale sopra, strusciandosi. Finisce di levarmi i pantaloni, io le tiro fuori le tette dal vestito, scende e ricomincia a succhiarmi il cazzo, si sofferma sul frenulo, con la lingua, e per un attimo non capisco più nulla. Dopo un po’ risale su, le lecco un capezzolo, lo mordo, lei freme. Le tolgo il vestito e la faccio sedere sulla mia faccia. I suoi umori mi bagnano il viso, le mordo con le labbra il clitoride, le stringo le chiappe. Le infilo la lingua dentro, bevo il suo succo, continuo a lappare, prendo un istante fiato e le infilo un dito dentro, che poi faccio scivolare fino al culo, dove lo inserisco e riprendo a leccarla. Lei grida di piacere.
- Scopami, ti prego, mettimelo dentro.
- Prendo il preservativo.
- Non serve.
La ribalto sul letto. Lei spalanca le gambe, mi metto sopra di lei e la penetro, ...