1. Mary, la giovane fruttivendola – Pt. 1


    Data: 04/09/2023, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: specchioriflettente, Fonte: RaccontiMilu

    ... mascherina e comincia a sorseggiare, fissandomi, finché una goccia non le scende dalla labbra e le cade sul petto al centro, infilandosi nel solco del seno.
    
    Resto rapito da quella discesa, finché il mio sguardo non torna sul suo che, però, non ha smesso di fissarmi. I lumi della ragione, allora, mi si annebbiano e mi avvicino a lei che resta impassibile. Con una mano le cingo i fianchi, con l’altra prendo a carezzarle il viso e poi la bacio. Mary non oppone alcuna resistenza, anzi sembra che non aspettasse altro. Tengo gli occhi aperti per paura di sognare ma è tutto vero. La sollevo da terra, si avvinghia con le gambe al mio sedere e la faccio accomodare sull’isola. Non ho alcuna difficoltà nel farlo, perché è leggerissima ed io sono alto e tonificato dall’esercizio fisico. Ora anche Mary accarezza il mio viso, poi scende con le mani sulle spalle e si sofferma sul petto a tastarne la consistenza; riprende a scendere con le mani fino ad afferrarmi la canotta, la tira su e la lancia a terra. Copio i suoi stessi movimenti per toglierle la magliettina e quando questa è a terra posso ammirare il suo seno contenuto in un reggiseno di pizzo nero. Lo palpo, lo afferro tra le mani e mi ci tuffo in mezzo con la testa. Lo sento morbido accarezzarmi il viso, poi torno alla bocca del mio sogno erotico. Ci baciamo ancora, la mia lingua contro la sua e il desiderio aumenta.
    
    Poggio quindi le mani sui suoi fianchi, la invito ad alzare leggermente il bacino e le abbasso gli shorts. ...
    ... Rimane per qualche istante con le gambe dischiuse, quasi a volermi nascondere l’inguine, ma abbassa la difesa quando le afferro gli interni coscia e la divarico. La mutandina è in sintonia col reggiseno e una leggera peluria ne esce fuori. Poggio le labbra sul suo inguine e lo bacio con dolcezza, a stampo, annusandone l’odore. Scendo verso la vulva, accompagnandomi con le dita di una mano che disegnano carezze. Mary ansima per poi interrompersi non appena sente la mutandina che comincia ad essere sfilata, rimanendo appesa al suo piede sinistro. Finalmente il suo organo è nudo davanti a me, coperto soltanto dalla peluria castano chiaro. Magnifica. Le allargo le grandi labbra e mi ci fiondo con la lingua. Mary sussulta e subito dopo si lascia andare, afferrandomi per i capelli. Non proferisce parola. Scambio la sua vagina per una bocca da limonare, lavoro solo di labbra e di lingua. Non ho bisogno della mia saliva perché è già fradicia di suo. Mi aggrappo al suo seno e continuo a leccare finché la mia musa non si abbandona ad un gemito lunghissimo. Le sue cosce mi tremano intorno, le sue mani fermano la mia testa che resta felicemente intrappolata nel suo orgasmo. Ci mette un po’ a riprendersi, Mary.
    
    Quando lo fa, mi invita a rialzarmi per regalarmi un altro bacio appassionato. Il sapore dell’orgasmo passa dalle mie labbra alle sue. Ci passa sopra la lingua, soddisfatta. Scende dall’isola e mi spinge contro il frigorifero. Riprende a baciarmi e ad un tratto sento afferrarmi il ...