1. Nonne Vacche


    Data: 04/09/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Incesti Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu

    Stavamo chiavando sul letto da oltre un’ora. Mia zia Olga in calze a rete e body era davvero magnifica e non si tirava mai indietro in più c’era mia nonna, sua sorella Norma anche lei con le autoreggenti color carne da gran puttana. In quel momento zia se ne stava seduta a gambe larghe mentre la nonna a pecora sopra di lei le leccava ben bene la figa e al contempo mi offriva il culo in cui avevo infilato il mio grosso uccello sempre duro. Sborrai nel culo poco dopo e decidemmo che ci voleva una pausa. Andammo in bagno a lavarci. Io feci la doccia e la nonna si sciacquò il culo nel bidet. Zia Olga, come nulla fosse si sedette sulla tazza e si mise a pisciare. ‘Zia lo sai che vederla che piscia me lo fa venire più duro’ dissi. ‘O nipotino bello calmati un po’ dai. Adesso facciamo una pausa che ho anche preparato un bel pranzetto. Mangiamo tutti assieme e poi verso ora di merenda…’ ammiccò. ‘Tutte e due assieme’ proposi fissando mia nonna. ‘Mi pare ovvio’ annuì la zia. A quel punto notai che solo all’idea mia nonna anziché lavarsi il culo si stava sgrillettando ben bene sul bidert con due dita ficcate dentro che si muovevano a tutta forza. Erano due vere vacche. Da quando rimasto orfano mia madre mi aveva affidato a loro ero diventato una macchina da sesso. Forte sia del mio bell’aspetto, di un cazzo davvero grosso e di due donne che mi facevano fare tutte le esperienze che volevo. Ci era voluto poco ma alla fine che le due fossero segretamente lesbiche da anni venne fuori e ...
    ... con mio sommo piacere ora potevamo fare tutto quello che volevamo. ‘Ti ho fatto un bel pranzetto pieno di vitamine così avrai più forza’ disse la zia. ‘Speriamo mi basti per tapparvi bocca e culo a tutte e due’ dissi. ‘Sono certa che non ci deluderai’ annuì Olga certa del fatto suo.
    
    Dopo pranzo la zia mi consigliò di farmi un giretto mentre loro facevano un riposino per recuperare un po di forze e le obbedii ma, più passeggiavo da solo nei boschi alpini di quel paesino ai piedi delle Alpi e più mi veniva in mente quante porcate avrei potuto fare con le due donne. Così dopo nemmeno mezz’ora ero già a casa col cazzo in tiro e voglioso di ogni porcata. Entrai in salotto. Come tutti i pomeriggi la zia era seduta sulla sua poltrona e faceva un sonnellino. Iniziai a fissarla. Le grosse tettone ballonzolavano sotto alla camicetta e potevo quasi vedere la durezza dei suoi capezzoli eccitati che pulsavano domandando solo di essere succhiati. La gonna grigia aveva un lungo spacco laterale e vedevo un abbondante porzione delle sue grandi cosce lussuriose nonché il reggicalze da porcona. Desideravo ardentemente palparla. Sentire la consistenza delle sue gambe, salire fino al pube, agguantarle la fica e infilarle due dita fino in fondo. Così iniziai a spogliarmi restando nudo davanti a lei con il cazzo dritto come un palo. Presi a strofinarglielo sulle labbra perchè ne sentisse l’odore e ne gustasse il sapore… Lei nel sonno fece appena un sussulto e intanto la mia mano le scivolò fra le ...
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