1. Stupire, sbalordire caterina


    Data: 04/09/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: javecla, Fonte: Annunci69

    Sbalordire Caterina
    
    tutto avevo pensato, ma non quello che è successo questa estate, ovvero “sbalordire” Caterina non è facile, non me lo sarei aspettato.
    
    Tutto è iniziato quando siamo arrivati, non senza difficoltà, con il nostro camper in un’isola della Grecia, poco conosciuta ove il turismo è poca cosa per via della morfologia del territorio.
    
    E’ difficile trovare un’isola greca dove non c’è spiaggia, e dove gli accessi al mare sono abbastanza difficili e poco praticabili, e in quest’isola abbiamo trovato una situazione sicuramente difficile da quel punto di vista ma che ci rendeva però felici data la sua poco frequentazione turistica.
    
    Come ci siamo arrivati? Abbiamo conosciuto ad Atene un italiano che, dopo avercene parlato perché ci vive e lavora, ci ha procurato tutto il necessario, persino la barca tipo chiatta che ci ha trasbordato con il nostro camper, un piccolo ferry-boat. Lui di lavoro fa il trasportatore per rifornire gli isolani di quello che serve e poi fa anche funzione di trasporto per i pochi turisti.
    
    L’inizio della vacanza è meraviglioso, il viaggio diventa una avventura e qui capisco che qualcosa avremo avuto come occasione quando il prode comandante, mozzo, meccanico e cambusiere della chiatta aveva più occhi per mia moglie che per la barca. I suoi occhi erano costantemente sulla scollatura di mia moglie che, assieme al sottoscritto, era seduta su una panca avanti alla cabina di guida, posta a lato della chiatta.
    
    Ogni volta che mi giravo ...
    ... lo beccavo con gli occhi su mia moglie, dire sulla abbondante scollatura, e quando mi alzavo per guardarmi attorno o per controllare il camper che mi pareva un poco traballante, notavo che lui ne approfittava per attirare l’attenzione di Caterina e indicargli di guardare qualcosa, la costa, gli uccelli persino, ho sentito, le increspature dell’acqua ecc. ecc.
    
    All’arrivo il Capitano (chiamiamolo cosi) dopo averci fatto sbarcare, non con poche difficoltà, ci ha guidato dove sistemarci con il camper. Eravamo in un area a ridosso di alcuni scogli su uno spiazzo dove c’era una fontanella a non più di 100 metri dal paesino, ma comunque non visibile. Paesino bellissimo composta di case bianche, una chiesa, una pensione e due piccoli ristoranti.
    
    Il nostro accordo è che rimanevamo li due settimane e poi lui ci avrebbe riportato nell’isola grande. Il posto è meraviglioso e pure molto intimo, nonostante la vicinanza con il paese.
    
    La prima sera appena arrivati mentre stavamo guardando i gingilli esposti nel negozio di souvenir, che fungeva anche da giornalaio, tabaccaio e rivendita di pane, fummo attratti da una vetrina dove piccoli e buffi ometti di legno avevano un cazzo di elevate dimensioni. Sembravano piccoli elfi dotatissimi (alla rocco diciamo).
    
    Mentre sogghignavamo il Capitano ci giunse alle spalle e ci disse:
    
    - sono simboli hellenici che rappresentano la fertilità
    
    - alla faccia delle fertilità – replicò Caterina.
    
    - ma qui siamo tutti grandi scopatori tutti ...
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