278 – Francesca: A fine settimana
Data: 03/09/2023,
Categorie:
Etero
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... fantastico.
Mentre entrambe le ragazze continuano a scambiare la lingua l’una nell’altra, Alberto le guarda e pompa con meno vigore con quel bel cazzo ancora duro. In realtà ha dato solo pochi colpi nel culo di Alessia quando il cazzo è esploso e ha mandato lo sperma caldo dentro di lei. La ragazza crolla sul letto di fronte a lui che lentamente tira fuori il mio cazzo dal suo ano.
Alessia non è soddisfatta e si massaggia furiosamente il clitoride premendo con forza il viso contro le lenzuola che attutiscono le sue grida di piacere. Francesca ed Alberto osservano il suo corpo tremare mentre viene di nuovo.
Di Alessia si volta e cerca Francesca come se il perderne il contatto potesse offuscarne la passione. Le due si abbracciano e ben presto le mani di entrambe esplorano ancora le loro spalle.
Sembrava che tutto fosse finito e l’uomo va in bagno a sciacquarsi ed al ritorno trova entrambe le ragazze che si fanno un bel 69.
A lui non è resta che sedersi a sentire i gemiti di entrambe le femmine sorridendo nella speranza che Alessia sarebbe andata spesso a casa loro sempre per fare delle repliche.
Capisco le sue intenzioni e mi siedo sulla poltroncina davanti al letto. Noto le sue gambe, bellissime e velate di nero, il suo sguardo, magnetico e provocante,attraverso i suoi occhi azzurri, mi entra dentro,so già cosa mi aspetta e inizio ad eccitarmi.
Cala una spallina dell’abito, poi anche l’altra. Lo spinge sui fianchi e poi lentamente lo fa scorrere giù, ...
... fin quando non cala ai suoi piedi.
Toglie con stile prima un piede e poi l’altro, il gioco della seduzione è solo all’inizio. Compie 2 passi verso di me, si ferma, e, con un’occhiata provocante cala entrambe le spalline della sottoveste di seta Alessia che aveva sotto l’abito. Rimane così in intimo, calze autoreggenti nere e scarpe. Compie un altro passo, calando le spalline del reggiseno, poi un altro, sganciandolo. Si trova a 2 passi da me, ruota le sue forme, pressochè perfette, e cala il perizoma nero in pizzo da cui si intravedeva il suo centro.
Poi, con passo sinuoso si siede al bordo del letto. Si sgancia il laccio del sandalo destro, scosta il piede subito accanto e,guardandomi, inizia ad arrolotare la calza. Giunta, lentamente, alla caviglia la prende per la balsa e inizia a tirare verso di sé, facendola sgusciare via dalla caviglia fino alle punte delle dita dei piedi. Se la annoda attorno al collo e si riaggancia il sandalo che aveva tolto. A quel punto mi fa cenno con l’indice di avvicinarmi, slega la calza che aveva al collo e me la porge, unendo le mani.
Vuole essere legata, non me lo faccio ripetere due volte, si stende sul letto, nuda e con indosso solo la calza sinistra, mentre le lego le mani alla spalliera del letto. Ha deciso di darmi l’illusione di concedersi totalmente a me, posso fare di lei ciò che voglio, inizio quindi a leccarle morbidamente i capezzoli, poi a stimolarli, per tornare su a baciarla in ogni modo possibile. Torno poi giù, mi ...