1. STUDENTE MODELLO DIVENTA LO SCHIAVO SESSUALE DELLA PROF DEPRAVATA! (Parte 1)


    Data: 31/08/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Pensieri_Osceni, Fonte: RaccontiMilu

    ... rischiavo di venire bocciato e lei mi propose delle ripetizioni per farmi recuperare. Ero sempre più perplesso e confuso dal suo comportamento. Perché trattarmi così? Mostrarsi così sfacciata a un alunno? Accanirsi sui miei voti, prima distruggendoli e poi offrendomi di recuperare la media? Che senso aveva? Quando, tempo dopo, le chiesi il perché, lei, con fare indifferente, rispose che semplicemente le piaceva e basta.
    
    Quando andai la prima volta a casa sua, dove mi aveva invitato per le lezioni di recupero, iniziò il mio cammino verso la depravazione. Le “lezioni” (come le intendeva lei) iniziarono già quando mi aprì la porta. Io, impacciato e teso, con in testa lo spauracchio di un pessimo voto del trimestre, mi vidi davanti la prof stretta nell’accappatoio. Rimasi di stucco e lei mi spronò ad avanzare invece di stare impalato, con la porta aperta entrava un’aria gelida.
    
    Mi tolse la pila di libri e quaderni che stringevo tra le braccia e li lasciò cadere e sparpagliarsi sul pavimento, poi mi diede una spinta facendomi ritrovare sul divano. Non riuscivo a credere a quello che stava succedendo, ero così sudato che mi si appannarono i vetri degli occhiali.
    
    La prof era una siciliana di una bellezza mozzafiato, un faccino tondo, dolcissimo e liscio come la porcellana, e un corpo con delle curve fantastiche. Un seno generosissimo, i fianchi burrosi e due chiappe rotonde da capogiro. Dopo mesi passati a immaginare tutto quel ben di Dio coperto dai vestiti e lasciato ...
    ... soltanto sbirciare dalle scollature, ora lo avevo davanti osceno, spudorato e meraviglioso.
    
    Smise di stringersi nell’accappatoio che si aprì abbastanza da lasciar vedere le due enormi poppe scendere seducenti sulla pancia morbida. Le gocce di sudore mi scendevano sulla fronte e il cuore batteva a mille, balbettando le chiesi che stesse facendo.
    
    “Ho un marito a duemila km di distanza e ho voglia di farmi un impetuoso puledro. Mostrami che hai il fuoco nelle vene, vediamo che voto meriti.”
    
    Rispose con voce sensuale mentre mi lanciava un’occhiata ipnotizzante e si inginocchiava tra le mie gambe aperte. Io ero ormai in trance, completamente immobilizzato dall’incredulità e l’emozione, mi lasciai abbassare la zip e tirare fuori il cazzo che prese a lavorare di mano e lingua, mi tastò i coglioni e disse che erano duri e gonfi.
    
    “Ragazzo, caspita quanta sborra c’è qua. Non è bene alla tua età tenerla tutta dentro. Ora ci pensiamo.” Si mise a leccarli, a imboccarli e succhiarli senza alcuna remora.
    
    Guardavo la prof affondare le labbra nelle mie palle e continuai a chiedermi se non stessi sognando tutto, diede poi una lunga leccata per tutta l’asta fino alla cappella, si impalò il cazzo succhiandolo fino a farselo arrivare in gola. Madonna che pompino, mai avuto fatto uno più bello, d’altronde si sa, il primo pompino non si scorda mai. Se lo sfilò dalla bocca.
    
    “Ora è pronto per la fica.” Disse ammirando soddisfatta la mia verga pulsante e rigogliosa da diciottenne ...