1. La trasformazione di Jennifer – Cap.17


    Data: 06/08/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: me1268, Fonte: RaccontiMilu

    ... da Michele. Venne l’alano nella bocca di Carla, che ingoiò senza fiatare il seme canino. La bestia fu richiamata dal padrone che arrivò scodinzolando felice. Si mise di fianco al padrone, che gli prese il membro e lo porse alle labbra di Jennifer che guardò con orrido schifo quella cosa. Ma un altro colpo la fece desistere e prese in bocca l’uccello canino. Vennero insieme sia Giovanni che Michele, e quindi Giovanni stesso prese il posto di Michele nelle viscere della povera Jennifer che continuava a subire colpi. Anche l’alano ebbe il suo secondo orgasmo nella dolce bocca di Jennifer così come Giovanni nelle viscere della schiava di Marco. A Jennifer veniva il voltastomaco, ma il dolore che provava la fece desistere dal vomitare. Lei non lo sapeva ancora, ma oggi Amilcare si sarebbe accanito furiosamente su di lei. Voleva spaccare totalmente la sua anima, la sua essenza. Così la fece prendere dai suoi schiavi e portare alla sedia della tortura, dove un bel fallo nuovo aspettava di entrare dentro di lei. La sedia era alta da terra, per cui una volta appoggiata al fallo, la gravità la fece scendere e quello le entrò totalmente dentro. Si sentiva piena e lacerata, con i piedi penzoloni.
    
    Il vecchio sadico arrivò con il suo armamentario, la batteria e i cavi e li collegò bellamente ai suo capezzoli e alle sue grandi labbra. La legò per bene, in modo che non potesse muoversi. E fece partire la prima scarica. Quel calore che seguiva a un dolore acuto era insopportabile, tanto ...
    ... che la ragazza lanciava urli di dolore e il viso si trasformava in una maschera orrida. Il vecchio si divertiva tantissimo a vederla così ridotta. A un certo punto si avvicinò e le sussurrò in un orecchio:
    
    –Se mi preghi di smettere e che per te sono l’unico vero padrone, forse smetto se no continuo
    
    Silenzio. Scossa. Dolore. Urlo. Schiaffo. Silenzio. Scossa. Dolore. Urlo. Schiaffo. Silenzio. Scossa. Dolore. Urlo. Schiaffo. Silenzio. Scossa. Dolore. Urlo. Schiaffo. Silenzio. Scossa. Dolore. Urlo. Schiaffo. Silenzio. Scossa. Dolore. Urlo. Schiaffo. Silenzio. Scossa. Dolore. Urlo. Schiaffo. Silenzio. Scossa. Dolore. Urlo. Schiaffo.
    
    –Ti prego basta
    
    –Sai cosa devi dire e fare
    
    Silenzio. Scossa. Dolore. Urlo. Schiaffo. Silenzio. Scossa. Dolore. Urlo. Schiaffo. Silenzio. Scossa. Dolore. Urlo. Schiaffo. Silenzio. Scossa. Dolore. Urlo. Schiaffo. Silenzio. Scossa. Dolore. Urlo. Schiaffo. Silenzio. Scossa. Dolore. Urlo. Schiaffo.
    
    Amilcare era furioso. Non riusciva a spezzare quell’animo indomito. Così fece entrare due sue armi segrete. Dingo e un suo amico, anche lui ben fornito. Disse loro di spaccarla.
    
    La presero e la staccarono dalla sedia. L’amico di Dingo era sdraiato per terra con il suo terribile arnese bello diritto. Dingo Fece sedere Jennifer, spinse così entrò tutto l’uccello nel povero orifizio posteriore. Jennifer urlò peri dolore. Si sentiva lacerata, distrutta ma era solo all’inizio. Sentì l’altro animale che spingeva ma non poteva entrare. Non c’era ...