Michelle: esibizionista per svago e per passione
Data: 26/08/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69
... ripongo nello zainetto; al momento di rimettere i pantaloncini penso che sarebbe eccitante lasciarli li e andare al cespuglio vicino alla sbarra completamente nudo. In fondo, non credo il gioco durerà molto visto che non sborro da ormai due giorni; meglio rendere la situazione particolarmente eccitante.
I pantaloncini restano sul manubrio e io mi riavvicino al cespuglio a passo veloce, per quanto lo permettano i piedi nudi a terra, col cazzo fastidiosamente duro e ballonzolante e le palle ormai pronte a scoppiare.. di certo! Perché le sentivo gonfie toccandole.. mi tiravano la pelle così tanto da scoprire esageratamente la cappella rendendola turgidissima. E in quella situazione anche camminare speditamente non è facile perché il cazzo mi sbatte a destra e sinistra.
Quindi arrivato alla sbarra, inizio a massaggiarmi il cazzo, alternando i brevi momenti al riparo del cespuglio agli “exploit” sulla statale e ai segoni a cavallo della sbarra. Che FIGATA stare seduti su una sbarra! Culo di mezzo e mettere il cazzo dove nessuno penserebbe in una posizione per cui la sega diventa particolarmente goduriosa. E poi..., non avere nulla con cui rivestirsi rende la situazione particolarmente eccitante. Così continuo "beato" sono assolutamente estasiato. Continuo a toccarmi la cappella, le palle e mi metto perfino due dita nel culo.
Insomma, si fanno le 07:30 e verso le 08:00 il traffico inizia ad intensificarsi. Quindi resta poco per giocare e poi devo sborrare. Sono sul ...
... ciglio della statale, vedo arrivare un paio di auto, ma vanno piano, sono distanti e per loro sono ancora invisibile. So che mi restano ancora una manciata di secondi prima di dover tornare dietro al cespuglio; mi stringo un po’ le palle con una mano e con l'altra mi sego e mi gusto questo momento di inteso godimento. Poi via, mi giro e a passo svelto vado verso il cespuglio, in attesa, dopo qualche momento, di ritornare all'aperto.
E qui arriva la sorpresa!
Al fondo della stradina, nel boschetto, vicino al fiume, c'è un uomo che cammina lentamente verso di me. Ha già percorso una ventina di metri, quindi è già un po' che è li. In quel momento, il primo pensiero è dove nascondermi. Sicuramente mi ha visto ma l'istinto è quello di nascondermi comunque. Il secondo pensiero sono una serie di maledizioni per non aver fatto più attenzione. Avessi fatto un sopralluogo fino al fiume mi sarei accorto che c'era una persona; invece mi sono fidato del fatto che a quell'ora e con la quarantena in atto non ci fosse nessuno in giro.
La situazione è particolarmente complessa visto che non ho nulla da vestirmi. I vestiti sono tutti sulla bicicletta, compresi i pantaloncini.
Anche il cespuglio non mi può aiutare molto! Certo è ideale per nascondermi da quelli che passano sulla statale, ma non da qualcuno che arriva da dietro, dal fiume.
Quindi è inevitabile! Quando il tizio sarà a dieci metri mi vedrà. Oltretutto non ci sono alternative, correre verso la mountain bike significa ...